Da Giuseppe Speranza, capogruppo IDV, una lettera per sollecitare interventi

Una lettera che ha per oggetto lo stato di degrado di via Cavallerizzi è stata scritta dal consigliere comunale capogruppo consiliare IDV, Giuseppe Speranza, ed è indirizzata al presidente del consiglio comunale, al sindaco, agli assessori e ai consiglieri. La missiva segnala che da diversi mesi, alcuni cittadini, genitori e ragazze che frequentano la scuola media Morelli in via Cavallerizzi hanno sollecitato interventi contro lo stato di abbandono e degrado in cui versa la strada in questione. Speranza sottolinea che via Cavallerizzi, nonostante l’esistenza di una scuola, di attività artigianali, alcuni parchi residenziali e diverse abitazioni, è abbandonata a se stessa. Il consigliere fa presente che in alcuni punti la strada si presenta come una discarica di ogni tipo di rifiuto, è un sito isolato e frequentato da malintenzionati che s’improvvisano in ogni momento della giornata. Continua sottolineando le dimensioni della carreggiata, che raggiunge circa due metri nel tratto proveniente da piazza Luigi Palomba , poi si allarga enormemente fino all’ingresso della scuola. Nel primo tratto è impossibile camminare a piedi, mancano i marciapiedi e dalle mura confinanti fuoriescono rovi di spine, che costringono i pedoni a camminare al cereo della carreggiata, con il rischio di essere investiti da i motocicli che circolano a grosse velocità. Speranza fa notare che questo tipo di conformazione stradale, non consente ne un corretto doppio senso di marcia e tanto meno il senso unico. Aggiunge che una circolazione più adeguata con una viabilità idonea, consentirebbe il passaggio frequente di mezzi di polizia, che garantirebbero più sicurezza e controlli. A questo punto, il mittente chiede i motivi che hanno indotto gli uffici competenti a non aprire definitivamente alla viabilità cittadina, una strada che congiungerebbe con via Circumvallazione. Fa notare che al confine con l’ex aranciosina e l’ex campo container, c’è un muro di rencizione che limita la viabilità di una piccola strada che sarebbe comodo per la viabilità, permettendo di raggiungere in tempi brevi via Circumvallazione. Pone infine una serie d’interrogativi: Quali sono gli elementi ostativi? Quale organo supremo ha potuto ostacolare l’apertutra di quel tratto di strada? Quale mente perversa ha consentito che i giovani si recassero a scuola con tutti i rischi connessi? Conclude scrivendo che i cittadini devono sapere chi ha frenato lo sviluppo di quella zona e chi ha consentito per pochi metri che una zona come martiri d’africa e traverse annesse, avessero come unico sbocco via Benedice e via Cavallo?
Mariarosaria Romano