Il tratto di costa mortificato dalla cattiva politica e dall’erosione marittima

Non c’è pace per la Litoranea di Torre del G reco. Il tratto di costa che negli anni ’60 fu fiore all’occhiello dell’Italia intera, oggi deve fare i conti non solo con le conseguenze della mala politica e dello scarso senso civico di molti cittadini, ma anche con l’erosione marittima che sta lentamente “mangiando” il nostro litorale, soprattutto durante le prime violenti pioggie che si sono abbattute sulla città a settembre. “Divieto di Accesso. Pericolo di crollo”: è questo l’allarmante cartello che blocca tutti coloro intenzionati ad accedere, sostare o semplicemente transitare, sul tratto di costone roccioso a ridosso di Via Mortelle, un’area ad accesso libero di c irca 230 mq, non agevolissima ma spesso frequentata, soprattutto d’estate, da diversi gruppi di giovani e di pescatori. “Più v olte negli ultimi anni abbiamo portato all’attenzione dell’Amministrazione Comunale e dell’Amministrazione Provinciale questo p roblema ambientale. Purtroppo, la carenza di sistemi di preven- zione, ogni anno mette a dura prova i marciapiedi e i costoni che sono a ridosso del mare, provocando puntualm ente nel periodo estivo l’interdizione di qualche tratto costiero”. Così, una nota diffusa da Carlo Ceglia e dalla sua associazione che ha particolarmente a cuore questo pezzo della città. “Quella delle Mortelle oggi è una zona a forte interesse turistico-imprenditoriale. La politica, che deve creare sviluppo, non può e non deve abbandonare realtà come queste, le quali vanno incentivate e migliorate così da consentire la nascita e lo sviluppo di nuove entità economiche”. Il proble- ma, comunque, non riguarda solo l’arenile della Casa Rossa ma tutto il litorale che, a causa dell’urbanizzazione selvaggia, appare in un equilibrio molto precario “ Vogliamo chiedere all’Amminis trazione Comunale e all’Amministrazione Provinciale, la quale ha stanziato a novembre 2010 1 milione e 200 mila euro per la r ealizzazione di barriere frangiflutti tra il lido La Scogliera e il lido Miramare, di mettere in campo un piano di sicurezza che guarda l a nostra costa nella sua totalità e non a singole zone”.
Marina Miranda