In particolare, è stata affrontata la problematica dell’art. 18

Si è tenuto ieri sera, presso il Teatro dell’Arte di Torre del Greco, l’incontro moderato da Rosalba Cenerelli (Segretaria Cgil di Napoli), a cui è intervenuto anche Federico Libertino, Segretario Regionale C.d.L.M di Napoli. Il dibattito, quasi interamente incentrato sulla riforma del lavoro, ha affrontato soprattutto la problematica dell’abolizione dell’art. 18, ripercorrendo le esigenze di una generazione di giovani e non giovani precari e tentando di spiegare “una tematica descritta dai media in maniera troppo sfocata per essere appieno capita”. Così ha affermato in apertura Antonio Falanga, rappresentante di Giovani in movimento. L’articolo 18 come un totem che si cerca di abbattere per tenere sotto scacco i lavoratori, appiglio giuridico di un disagio che negli ultimi mesi attanaglia l’Italia intera ma anche la città del corallo. Anche ieri, infatti, si è sentita forte la voce dei marittimi di Torre del Greco, quelli che per anni hanno portato il nome della città in giro per il mondo e che ora si ritrovano a casa per la maggior parte dell’anno. Con la crisi economica, infatti, tre quarti delle corse di tutte le compagnie di navigazione composte a 70% da impiegati torresi, sono state soppresse. La protesta si è sollevata anche dal mondo dello spettacolo, rappresentato in sala da Antonio Crispino – coordinatore Fida – e da Gabriele Toralbo – tecnico teatrale; al mondo della cultura e più in generale dell’arte, infatti, raramente sono collegate figure contrattuali regolari " come il caso del concerto di Laura Pausini dimostra" incalza Gabriele " molti giovani tecnici lavorano per ore sotto ai palchi, a volte anche per 30 ore consecutive, a nero e per due soldi. Molti accettano in silenzio questa condizione per la legittima paura di perdere il lavoro, quindi non è da li che si deve partire. I controlli, andrebbero fatti ai datori di lavoro, a coloro che comandano, alle ditte che assumono. Non possono essere sempre gli stessi a pagare". Chiusura parzialmente rincuorante con Federico Libertino, il quale ha annunciato con un doveroso condizionale, la possibilità di una modifica alla riforma del lavoro, che sarebbe stata discussa nelle ultimissime ore e che, a giudicare dalle notizie apprese dalla cronaca nazionale, potrebbe alleggerire davvero il peso di una riforma elaborata " da un governo tecnico con spiccata accezione politica, vicina alla destra liberista".

Marina Miranda