Litorale torrese, individuato scarico fognario abusivo. Continua in maniera incessante l’attività di presidio del Scarico-Fognario-Abusivo

litorale da parte degli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco con il controllo della fascia costiera destinata alla balneazione, che nel solo fine settimana ha visto gli uomini della Capitaneria di Porto di Torre del Greco operare oltre 120 controlli in materia ambientale, diportistica, demaniale, sicurezza della navigazione, sicurezza balneare.
Rilevante in tal senso, nell’ambito dell’intensa e complessa operazione di monitoraggio e controllo ambientale dell’intero tratto del litorale vesuviano, c’è stata l’individuazione di uno scarico abusivo lungo il litorale di Torre del Greco nei pressi dello scarico fognario principale cittadino e di un’altra rilevante immissione illecita di reflui di presunta natura fognaria in prossimità dello sbocco a mare del Depuratore di Villa Inglese per i quali, effettuati con tecnici dell’Arpac i relativi campionamenti, risultano ancora in corso gli accertamenti finalizzati ad individuare i relativi responsabili attraverso specifiche ispezioni a numerosi pozzi della locale rete fognaria.
I tecnici Gori, hanno repentinamente risolto la problematica riattivando, a mezzo di un sistema di pompe di sollevamento, una linea di ritenuta finalizzata al contenimento dei liquami, il cui flusso è stato immediatamente intercettato evitando che si potessero avere ulteriori e più gravi conseguenze per il delicato ecosistema marino-costiero del litorale corallino.
Sempre nel corso di tale intensa operazione di monitoraggio della fascia costiera sono state inoltre sequestrate oltre 60 nasse, utilizzate per la pesca, illecitamente posizionate nelle immediate vicinanze del litorale costituenti potenziale pregiudizio per la balneazione e per la navigazione stessa, operazione, quest’ultima, che si aggiunge a quella volta a contrastare fenomeni di abusivismo sul demanio marittimo condotta lungo i tratti di spiagge libere della Litoranea di Torre del Greco da parte sempre della Guardia Costiera con il concorso di polizia municipale e carabinieri, che ha portato al sequestro di numerose attrezzature e di un deposito abusivo.