Napoli – In Campania i positivi al Covid-19 salgono a 104.065 per 4.079 nuovi casi su 25.510 tamponi (1.221.582 dall’inizio della pandemia).

Negli ultimi 10 giorni ha prodotto 38.632 nuovi positivi con una media di 386 al giorno. Tra i nuovi casi si contano 3.570 asintomatici e 509 persone con sintomi evidenti, il dato più alto dall’inizio della seconda ondata. Con questo aggiornamento viene superata la soglia dei 100mila positivi dall’inizio dell’epidemia a marzo.

Resta alta la pressione sugli ospedali regionali, in particolare nella cintura metropolitana di Napoli, per il continuo afflusso di persone con sintomi sospetti o conclamati di coronavirus. Malgrado la disponibilità fisica di posti letto, soprattutto in terapia intensiva, non manchi, la carenza di medici e personale sanitario riduce la reale capacità di assorbimento. Sono migliaia le unità mancanti, ha ricordato in queste ore il Governatore Vincenzo De Luca, facendo il punto della situazione durante la diretta Facebook del venerdì.



Nella giornata di oggi il Ministero della Salute sta valutando e decisioi da assumere sulla riclassificazione di molte regioni italiane, tra le quali la Campania. L’Unità di crisi ha fatto sapere nella serata di ieri che sono in corso approfondimenti per diverse zone rosse in ambiti urbani densamente abitati e colpiti dal contagio. Da Roma l’orientamento sembra verso una ricollocazione di Napoli e della Campania in Zona Rossa.

L’obiettivo è ridurre l’alto numero di ingressi negli ospedali, dove non mancano i posti letto, ma il personale. Il nuovo Report su base regionale diffuso dall’Unità di crisi riferisce che su 656 posti letto di Terapia intensiva complessivi, 183 sono occupati. «Ad oggi la dotazione dei posti letto di terapia intensiva della Regione Campania è costituita dalla somma dei 590 posti letto realizzati pre-emergenza e dei posti letto in più temporaneamente attivati per i Covid: sono 66, i cosiddetti Covid hospital», si legge in una nota.

Per le degenze, rispetto ai 3.160 posti attivabili, ne sono occupati 2.153: la riserva in questo caso è di 1.007 articolati in vari presìdi territoriali. Il dato riguarda la disponibilità totale, compreso il supporto delle strutture accreditate. Nelle ultime 24 ore si registra una ulteriore accelerazione dei decessi. Sono 40 le vittime in un giorno, per un totale di 967 dall’inizio dell’epidemia. Di questi, 537 sono deceduti dal primo ottobre.

Nel frattempo, l’espansione del virus accelera in tutta Italia, nonostante le misure drastiche. Nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 40.902, di cui 10.634 nella sola Lombardia e 5.258 in Piemonte. L’Italia ha superato la soglia del milione e 100mila casi dall’inizio dell’epidemia. In vista del week end, il Viminale in queste ore ha scritto ai Prefetti, mentre il Governatore ha richiesto l’intervento di Ministeri e Sindaci.

L’escalation dei casi rende sempre più decisiva la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid). La priorità riguarda per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.