Borriello si dichiara estraneo ai fatti che lo coinvolgono

Torre del Greco – Il sindaco Ciro Borriello, coinvolto nello scandalo dell’abusivismo edilizio torrese, lotta contro chi lo accusa e chiede l’annullamento del divieto di dimora che gli impedirebbe di abitare nella sua città, che governa, diventando così un sindaco "fantasma" che potrà controllare le operazioni comunali solo dall’esterno. E di operazioni si parla nel suo caso anche in un altro senso: Ciro Borriello, chirurgo affermato a Torre del Greco, non avrà la possibilità di operare i suoi pazienti. E mentre l’IdV, con Nello Formisano, chiede le sue dimissioni per correre alle urne ed il PD, con Enzo Amendola, si indigna e chiede a quest’amministrazione di liberare la città, intanto Borriello, dalla casa dei nonni ad Ercolano, è intenzionato a difendersi dalle accuse e non ha intenzioni al momento di dimettersi. Anzi vuole richiedere l’annullamento del divieto di dimora e avere modo di difendersi davanti ai pm, nonchè avere un incontro con i vertici del PdL della regione per organizzare le iniziative da intraprendere per ritornare sulla poltrona da sindaco. Ricordiamo, Ciro Borriello è stato accusato di aver fatto eliminare, con la complicità dell’agente Raimondo Dottrina, un verbale di sequestro nei confronti di un commerciante. Tuttavia egli afferma di essere estraneo ai fatti e di aver chiesto soltanto informazioni sul suddetto verbale. I cittadini torresi restano ancora una volta delusi dalla politica che, aldilà di ogni fazione partitica, va spesso incontro a una strada di degenerazione morale, ci chiediamo se quest’ennesimo episodio di cattiva politica smuoverà gli animi della popolazione, che ormai non riesce più ad indignarsi di fronte a tali scempi quasi considerati prevedibili, tuttavia sono i giovani a lottare contro quest’amministrazione da tempo, i giovani del Maresca soprattutto, che di fronte a questi nuovi problemi che investono la città temono che la questione dell’ospedale passi in secondo piano, e di non riuscire a ricevere le adeguate risposte dal sindaco "esiliato".
Carolina Esposito