Afragola – Tensioni nei pressi del binario 17 della stazione ferroviaria di Napoli Centrale dove una ventina di disoccupati e militanti dei centri sociali – che esponevano degli striscioni – hanno tentato di superare il desk degli accrediti con l’obiettivo di avvicinarsi al treno che ha condotto giornalisti e personalità ad Afragola (Napoli) dove era in programma l’inaugurazione della prima fase dei lavori della stazione dell’Alta Velocità progettata da Zaha Hadid, alla presenza del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Le forze dell’ordine hanno bloccato i manifestanti, che stavano gridando slogan (“fuori la mafia dalle istituzioni”) prima che potessero arrivare sui binari. a riportarlo, in una nota, l’agenzia Ansa.

“Siamo un paese che rialza la testa – ha detto Gentiloni – e questa inaugurazione è carica di simboli e il primo è che con questa inaugurazione diamo il messaggio di essere un paese che rialza la testa perché un grande paese ha bisogno di grandi opere non possiamo essere l’unico paese che considera l’opera di un architetto come una conquista, un passo avanti che lascerà un segno, un’eredità . Lo Stato sarà presente qui in forze e garantirà la sicurezza del territorio”. Gentiloni ha detto di non essere certo che ci sia un collegamento tra un rigurgito di violenza – dopo gli ultimi omicidi nel Napoletano – e la grande opera ma ha detto che è certo che lo Stato ci sarà.

“L’Istat – ha detto ancora Gentiloni – ci conferma con dati incoraggianti che il Paese si muove. L’Istat ci ha confermato oggi dei dati molto positivi e incoraggianti che confermano che il paese si muove, l’economia cresce a ritmi maggiori di quelli che noi stessi avevamo previsto: queste sono occasioni che un paese non può sprecare. Un grande Paese deve essere orgoglioso delle sue grandi opere”.  Nello scalo alle porte di Napoli, da lunedì prossimo, si fermeranno i primi convogli.



I fotoreporter accreditati alla cerimonia di inaugurazione della nuova stazione ferroviaria della linea ad Alta Velocità ad Afragola, a cui partecipa il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, si sono allontanati per protestare contro ‘l’impossibilità minima di esercitare il diritto-dovere di cronaca e documentare in maniera adeguata l’importante evento’. In una nota diffusa dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e dall’Unione Giornalisti Informazione Visiva i fotoreporter denunciano, ‘ancora una volta, la mancanza di sensibilità degli organizzatori di eventi di questa portata nei riguardi di professionisti giunti sul posto. Come al solito, non sono state previste postazioni adeguate per i fotoreporter ai quali è stato detto, solo una volta giunti sul posto, che le immagini dei passaggi fondamentali della visita del premier Gentiloni, a partire dall’arrivo in stazione e alla successiva visita nel cantiere, sarebbero state fornite da Ferrovie e dalla presidenza del Consiglio’. ‘Ci dispiace pensare che forse la presenza di obiettivi fotografici diversi da quelli della comunicazione ufficiale, non siano più graditi. Di fatto una censura – si legge nella nota – male giustificata da esigenze di sicurezza, che non permette una descrizione adeguata e imparziale dell’evento’.