L’Ascom progetta promozioni per incrementare il commercio

A partire già dall’ultima settimana di novembre anziché l’aumento delle vendite, tipico del periodo prenatalizio, si registra un evidente calo nel nostro Paese. Molti negozi hanno dovuto iniziare delle vendite promozionali per cercare di attrarre il maggior numero possibile dei clienti rimasti, spesso a scapito degli altri esercenti : una guerra tra poveri dettata dalla necessità del momento che stiamo vivendo. Secondo gli ultimi dati relativi allo stesso periodo dell’anno scorso, quest’anno le vendite segnano un calo pari al 25% circa e come in un pericoloso effetto a catena, questo calo genera una diminuzione del pil e del gettito fiscale, con un peggioramento dell’economia. Ma è un Natale da dimenticare anche per i commercianti torresi? Da una piccola indagine fatta, i dati della nostra cittadina si conformano perfettamente a quelli registrati su scala nazionale. “Ho notato senz’altro una flessione nelle vendite rispetto allo stesso periodo di una anno fa…" afferma Luigi Sequino, titolare di un’attività commerciale per il settore dell’abbigliamento, e aggiunge : “Secondo una mia stima approssimativa il calo si aggira intorno al 20%, e sto parlando anche come vice presidente dell’associazione dei commercianti napoletani per il settore tessile “. Una percentuale di calo analoga ci viene riferita da Flora D’Acampo, imprenditrice nel settore della pelletteria e degli accessori; mentre Franco Costabile, titolare di un noto negozio di abbigliamento per bambini in centro, ci parla di un calo addirittura del 30-35%, soprattutto per i prodotti con una fascia di prezzo media. Giulio Esposito, presidente dell’ASCOM, ci conferma il decremento generale nelle vendite un po’ in tutti i settori commerciali; tuttavia per i prodotti alimentari, ramo in cui egli opera, ha notato che la flessione è molto meno marcata. “ Ascoltando i miei colleghi, ho riscontrato che molti, me compreso, sono dell’avviso di incrementare le vendite promozionali a dicembre, anzicchè puntare sui saldi dei primi di gennaio, saldi che quest’anno sono stati posticipati di qualche giorno rispetto agli altri anni.”
Marika Galloro