L’assessore alla viabilità “sordo” alle denunce dei cittadini e della VII Commissione

per gli abbonati o in edicola – Sono mesi che noi de La Torre scriviamo in merito alle polemiche sul ponte "privato" sorto a pochi metri dalla vecchia uscita autostradale della nostra città. Ricordiamo che l’enorme e molto ben fatta struttura unisce i due fondi, di proprietà degli armatori Bottiglieri, tra loro separati dalla carreggiata autostradale. La questione è andata al vaglio della VII commissione consiliare che fino ad oggi non è riuscita ad avere risposte.
Gli stessi membri della commissione chiedono spiegazioni all’ingegnere capo, Giovanni Salerno, all’Assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Sorrentino, ed è stata interpellata anche la SAM (Società Autostrade Meridionali). Dalla commissione si chiede, quindi, chiarezza su come procedono i lavori e sull’esistenza di presunti abusi; in particolare è in discussione la cabina elettrica sorta “per magia” in via Marconi. Secondo i membri della VII commissione, nonostante le loro insistenti richieste, le informazioni fornite dal dirigente e dall’Assessore e dagli uffici competenti sono scarse e, inoltre, la SAM non si è mai presentata all’appuntamento con la stessa commissione.
Il tutto, quindi, in barba alla legge sulla trasparenza – la n°241 del ’90 – che prevede sanzioni penali ed amministrative per gli uffici inadempienti e che non rispondono entro 30giorni alle richieste di accesso agli atti da parte cittadini.
La Torre, grazie anche a segnalazioni che sono pervenute in redazione, ha più volte trattato l’argomento sollecitando l’Assessore all’Ambiente, Giuseppe Speranza, che si è limitato a scrivere agli uffici competenti, sollecitazioni rimaste inevase. Ma la cosa singolare è che sappiamo per certo che vi è stato un sopralluogo dei vigili urbani, chiesto proprio dalla VII Commissione, atto a verificare che fosse tutto in regola.
Tante pressioni, in questi mesi, le ha ricevute l’Assessore alla viabilità, Salvatore Esposito, che più volte ci ha promesso, in questa come in altre circostanze, che avrebbe provveduto a darci risposte certe. Eppure ad oggi tutto tace, come del resto il suo telefonino che non risponde più alle telefonate. Il nostro dovere di cronisti lo abbiamo fatto, abbiamo segnalato un presunto abuso che potrebbe andare a discapito del pubblico per favorire un ennesimo interesse privato.
Antonio Civitillo

Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre in edicola il 15 aprile 2009