Gli obbligazionisti, viste le altre vicende, sono passati in secondo piano e dal fallimento non ricaveranno nulla

A più di un anno dagli arresti degli armatori della Dimaiolines, Carlo, Angela ed Angelo Di Maio, la vicenda sembra giungere a conclusione. Finita la fase delle indagini, la Procura, oltre agli armatori, ha individuato altri responsabili in questa vicenda. Uno di questi è l’ex presidente dei sindaci, Angelo Pica, che ha collaborato ed ha così patteggiato la condanna ottenendo un anno e dieci mesi e il beneficio della sospensione condizionale della pena. Nel frattempo, il PM, Sergio Raimondi, chiede ed ottiene il rinvio a giudizio per gli altri esponenti del collegio, Alfredo Ibello e Concettina De Felice, e per l’ex impiegato Massimo Balzano, che dovranno comparire davanti al gup Emma Aufieri. Viene stralciata, invece, la posizione di Annamaria Ballinari dal processo in corso, proprio perché ancora latitante. Ricordiamo, inoltre, che a febbraio scorso il mondo dell’armatoria fu scosso dall’arresto di Nicola Coccia, noto commercialista ed ex Presidente di Confitarma. Tra i motivi: secondo la Procura ha avuto importanti ruoli nella Dimaiolines, è stato Presidente del collegio dei sindaci ed è stato consulente della società armatoriale torrese della fallita nel 2010. Sempre secondo la Procura, Coccia avrebbe "disatteso gli obblighi di controllo" ed "agito, in una situazione di chiara incompatibilità, come consulente contabile e strategico della società". Pertanto, le accuse che son state mosse, al noto commercialista, dalla Procura Oplontina sono: bancarotta fraudolenta e falso in bilancio. La Procura, però, ha potuto fare chiarezza sulla vicenda e sul ruolo del superconsulente Coccia grazie alla fattiva collaborazione degli armatori. Questi ultimi sin dall’inizio si son assunti le loro responsabilità. Ma, gli obbligazionisti Dimaiolines, rassegnati e oramai passati in secondo piano dopo l’esplosione del crac Deiulemar, hanno preso consapevolezza che dal fallimento, ormai, non ricaveranno più un ragno dal buco.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 08 maggio 2013