Funzionari e dirigenti, oltre ad esser pagati fior di quattrini, ottengono premi senza che abbiano raggiunto gli obiettivi e a pagare sono sempre i cittadini
Sembra assurdo, ma è così: la città di Torre del Greco non ha un Piano di Protezione Civile (strumento essenziale per prevenire e ridurre le situazioni di rischio derivanti da calamità naturali). O meglio, ne avrebbe anche uno, ma risale alla notte dei tempi. In pratica, sarebbe quindi da riscrivere perché è come se non ci fosse. Eppure, da oltre un anno è stata emanata una Legge – la nr 100 del 12 luglio 2012 (recante disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile) – che sanciva l’obbligo, da parte di tutti i Comuni italiani, a elaborare e adottare entro novanta giorni dalla sua entrata in vigore, il Piano di Protezione Civile. Abbiamo provato a cercare tale documentazione navigando in tutte le direzioni fino ad approdare sul sito web del Comune, abbiamo scrutato dappertutto: ma non vi è traccia.
Un territorio come il nostro che è potenzialmente esposto a s variati rischi dovrebbe possedere un valido piano che provi a tutelare i cittadini. Ma la cosa più interessante che abbiamo scoperto in questa nostra ricerca è che ci sono persone pagate per espletare questo lavoro e per adempiere a quest’obbligo. Continuando ad esplorare il sito dell’Amministrazione Comunale scopriamo, addirittura, che c’è un ufficio preposto a gestire la vicenda e più precisamente: U.O. Protezione Civile Attività e Procedure connesse alla Protezione Civile – Supporto manifestazioni culturali, sportive ai fini di prevenzione e sicurezza per l’incolumità. Il dirigente di questo Ufficio è l’Arch. Michele Sannino.
Proprio quell’Arch. Michele Sannino che insiPalazzoBaronale_

eme all’Arch. Giovanni Falanga riteniamo come abbiamo scritto più volte noi de la Torre responsabili del fallimento di PIU Europa (leggi articoli su www.latorre1905.it). Inoltre, con una missiva, datata 23 settembre 2013, inviata dalla Prefettura – Ufficio Territorio di Napoli – ai vari comuni della Provincia, si chiedeva la predisposizione e/o l’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile. Insomma, ricapitolando: a Torre abbiamo un ufficio che si dovrebbe occupare di questo argomento; un dirigente che viene pagato per espletare e seguire questo importante lavoro, e , con tutta probabilità, durante questi anni gli si sono stati assegnati anche premi produttività (La Torre ha trattato l’argomento “premi” più volte in questi anni) ma il comune di Torre del Greco risulta essere con tutta probabilità inadempiente. Ma noi de La Torre vogliamo andare oltre, con animo costruttivo e con l’unico scopo di far chiarezza sulla vicenda, e poniamo al Sindaco Gennaro Malinconico e all’Arch. Michele Sannino le seguenti domande:
– esiste un piano di protezione civile aggiornato?
– sono stati fatti dal nostro Comune tutti gli adempimenti come prevede la legge ed in particolare la n. 100 del 12 luglio 2012?
Vogliamo essere ancora fiduciosi e speriamo che giungano, in redazione, risposte in tempi brevi e che siano ben documentate, chiare ed esaustive. Ricordiamo ai nostri lettori che questa amministrazione, come la precedente, ha il piccolo “vizietto” di non rispettare la legge sulla trasparenza, sono tante le domande alle quali noi de La Torre ad oggi non abbiamo avuto ancora risposta.
Qualora non ci fosse il Piano è importante individuare le cause di questa grave inadempienza, individuare le responsabilità o quantomeno non assegnare premi produttività a chi non ha raggiunto gli obiettivi, perché non possono sempre essere i cittadini a pagare le spese.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 ottobre 2013
L’imbarazzo di Malinconico davanti alle telecamere di Rete4
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