A Torre del Greco rischio truffa per diversi imprenditori clienti

Non bastava la crisi, non bastavano Imu, Tarsu, tasse ed imposte sempre più stringenti. Non bastava l’Equitalia, pronta ad inviare cartelle per “ricordare” ai contribuenti le spettanze dello Stato. Perché sembra che ad inguaiare alcuni imprenditori di Torre del Greco sia stato il loro stesso commercialista. O quanto meno questo viene sostenuto da 8 imprenditori torresi, i quali hanno sporto denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti del loro commercialista, reo, a detta di costoro, di aver ritirato il denaro necessario a pagare le imposte e le t asse, senza però versare nulla nelle casse dello Stato e dell’Amministrazione, utilizzandolo presumibilmente per fini privati.
Pare che questi commercianti abbiano riscontrato anomalie nei pagamenti a causa di alcune cartelle esattoriali giunte dall’Equitalia. Il commercialista in questione, che esercitava (e tuttora esercita) la propria professione nel centro storico della città, sollecitato dai commercianti, intendeva far ricadere le responsabilità del maltolto alle proprie collaboratrici, non riuscendo a convincere però i propri assistiti.
Inutile ribadire la gravità delle conseguenze alle quali gli imprenditori sono andati incontro, dall’ipoteca sulla propria abitazione, a quella dell’esercizio commerciale. Pare inoltre che un altro imprenditore non abbia maturato i contributi necessari per poter finalmente andare in pensione. Le otto attività coinvolte in questa vicenda (sperando che il cerchio non si allarghi), oltre alla denuncia, hanno chiesto la sospensione delle cartelle esattoriali. Sarà adesso compito della Procura della Repubblica accertare eventuali responsabilità, nella speranza che le otto (o più) famiglie che hanno visto sfaldarsi le proprie certezze, possano, nel caso, avere giustizia.
Angelo Confuorto

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 7 novembre 2012