E’ la storia raccontata oggi dal Tirreno. La ragazzina, secondo quanto riportato dal quotidiano, è seguita dal Sert della Valdera da alcuni mesi. Anche i suoi genitori sono in cura ma non nello stesso centro. La bambina, si spiega ancora, negli ultimi anni avrebbe fatto uso anche di altre sostanze stupefacenti: per lei il Sert ha intrapreso “un percorso personalizzato e individuale – spiega il responsabile, Milo Meini – che è stato valutato sotto tutti i punti di vista”. Massimo riserbo sulla storia della tredicenne.
“In generale posso dire che qui vedo delle famiglie disperate – spiega il medico – anche perché manca il lavoro. La famiglia, ormai, non è più un parafulmine contro le perdizioni”.