Il mondo del lavoro marittimo e le sue problematiche al centro dell’importante incontro indetto e tenutosi presso la Capitaneria di porto di Torre del Greco che si inserisce nell’ambito di un più ampio tavolo Capitaneria-di-porto-Guardia-Costiera-logo

permanente di confronto, cooperazione e dialogo settoriale sul lavoro marittimo, voluto e sviluppato da settembre scorso dalla stessa Guardia Costiera corallina col fine di monitorare, in chiave proattiva, l’andamento del comparto marittimo che, con i suoi oltre centomila iscritti nelle matricole della gente di mare, rappresenta una delle maggiori marinerie italiane.
Hanno partecipato:
– rappresentanti delle sigle sindacali regionali lavorative marittime (Cgil-filt) (Cisl-fit) (Federmar – Cisal), (Uil) (Orsa marittimi) (USCLAC) (USB), nonché rappresentanti del neocostituito Comitato per la salvaguardia della dignità dei marittimi (COSMAR);
– rappresentanti dell’associazione d’armamento di linea (Fedarlinea e delle sigle ad essa associate) e delle maggiori compagnie armatoriali presenti sul territorio (PRINCESS CRUISES);
– rappresentanti del comparto formativo professionale e dell’associazionismo marittimo (CAMADI, Collegio Capitani,), unitamente a testate specialistiche (Torre d’Amare).
Scandito da specifici interventi dei diversi addetti ai lavori istituzionali presenti, l’incontro ha costituito un’importante occasione per operare una disamina tecnico/normativa sul quadro degli adempimenti legati ai recenti decreti di dicembre scorso istitutivi rispettivamente del corso di formazione “Leadership and Teamwork” e di “ formazione per formatore” per il personale marittimo che si inseriscono in quel processo di adattamento del diritto interno al rinnovato modello normativo di derivazione unionale ed internazionale sui requisiti minimi di formazione della gente di mare avviato dall’Italia con l’emanazione del decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 71.
Particolare accento è stato altresì posto alla necessità di un dialogo ancor più stretto e costruttivo tra tutti i soggetti rappresentativi del settore di modo da agevolare quelle dinamiche di interrelazione nonchè di sintesi e di indirizzo a favore del “lavoratore marittimo” e consentire a quest’ultimo di poter affrontare quell’oramai avviato processo di sempre più spinta professionalizzazione e di specializzazione della professione che impone ed imporrà nuove “conoscenze e competenze.”
Tutte le parti intervenute si sono impegnate far proprie le argomentazioni di notevole interesse scaturite dagli incontri del Tavolo Permanente di Torre del Greco per veicolarle alle proprie rappresentanze centrali tenuto conto delle finalità del Tavolo stesso divenuto, in fieri, vero e proprio “Osservatorio territoriale del settore lavorativo marittimo” tale da poter contribuire al recupero ed al rilancio dei percorsi di avviamento alle attività marittime attraverso un rinnovato interesse “istituzionale” dei territori tale che veda il coinvolgimento di tutti gli stakeholders ivi insistenti.
In tale ottica si pone l’avvio di iniziative divulgative e di riqualificazione della professione marittima avviate su impulso della stessa Capitaneria di porto legate alla realizzazione di un percorso di formazione specialistica post-diploma e la correlata realizzazione di uno sportello territoriale di orientamento al lavoro marittimo correlato ad un canale di informazione su base telematica strutturato sotto forma di un portale telematico di generale accessione in grado di poter corrispondere a tutte quelle istanze/esigenze di informazione/aggiornamento provenienti dal mondo lavorativo marittimo .
Il Capitano di fregata (CP) Rosario Meo, Capo del Compartimento marittimo di Torre del Greco ha infine ribadire, la significativa importanza sociale di tale istituzionalizzata forma di dialogo permanente in chiave compartecipativa, delle dinamiche intrinseche del settore lavorativo marittimo costituente da sempre volano occupazionale di questi territori, in ragione dell’enorme bacino di forza lavoro da esso proveniente e che storicamente alimenta l’intero comparto nazionale dei territori ricompresi dei territori.