Grande successo per ar tisti torresi e napoletani nel Sud-Tirol

Che nel sud-Tirolo la Canzone napoletana classica potesse riscuotere entusiastici consensi non era dato per scontato. Eppure il gruppo Aedi Antiqui, con lo spettac olo "SPLENDORI della CANZONE NAPOLETANA", sabato 16 marzo, all’ Accademia "N. Cusano" di Bressanone (Bz), ha riportato l’ ennesimo successo. Il foltissimo pubblico presente ha seguito con particolare interesse la presentazione, storicamente e filologicamente esatta, di Pierino Vitiello che ha curato anche la regia e, a sorpresa, ha cantato con brio malizioso "Attenti alle Donne" di A. Gill meritandosi scroscianti applausi. Poi l’attenzione si è spostata tutta sui cantanti Angelo Scarpati e Aurelia Coppola che, accompagnati al pianoforte dal maestro Nino Masturzo, hanno illustrato, con le loro belle voci, l’incredibile cammino della Canzone Napoletana. Il canto di Angelo Scarpati scorre limpido come acqua di fonte.
Quella dello Scarpati è una voce che accarezza l’anima. Le sue intense interpretazioni testimoniano il suo profondo studio dei brani d a cantare, soprattutto, la capacità di penetrare lo spirito degli autori delle canzoni. Aurelia Coppola, di contro, dispone di una calda e pastosa voce di mezzosoprano. Il suo è un canto senza sussulti o acrobazie vocali, ma ricco di preziosita’ interpretative.
Il repertorio di Aurelia spazia dalle villanelle quattro-cinquecentesche e, passando per brani da opere buffe del ‘700, arriva sino ai "gioielli" dei vari Tagliaferri, De Curtis, Gambardella, E.A.Mario, eccc. Quando Angelo Scarpati ha modulato, da persuo, "Palomma ‘e Notte" di Di GiacomoBongiovanni, lo straripante pubblico che affollava lo splendido salone dell’ Accademia " N. Cusano", è scattato in un’ ovazione da stadio. Analogo apprezzamemento hanno ricevuto i brani: "’A Vucchella", "’E Spingule francese", "Era de Maggio" portati all’ applauso dallo Scarpati. Con "Reginella", "Voce ‘e Notte","Passione", "Torna Maggio", Aurelia C oppola ha meritato applausi incessanti e calorosi. La serata ha avuto un esito imprevisto quando i presenti hanno richiest, e ottenuto, numerosi bis e, in uno con Aurelia e Angelo, si sono scatenati nel cantare " ‘O Surdato ‘nnamutato", " Te voglio bene assaje" e "Funiculi’ Funicula’". Morale della favola: una gran bella e indimenticabile serata!

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola 08 maggio 2013