Ieri sera, al “Maradona”, di scena l’Inter, la squadra del momento, reduce da sette vittorie di fila tra campionato e Champions. Il ‘povero’ Napoli, invece, stava vivendo un momentaccio, e non solo per la “scoppola” rimediata contro il Psv. Infortuni a catena (Meret e De Bruyne le ultime vittime), ma anche troppe trasferte concluse negativamente e alcune dichiarazioni di Conte, pericolose perché non proprio comprensibili. Dicevamo, un periodo sfortunato, però ieri sera la Dea Bendata ha voluto darci una mano.

Di sicuro, se i nerazzurri non avessero fallito delle clamorose occasioni, compresi un palo colpito e una traversa, quasi certamente adesso dovremmo scrivere di un’altra partita. E invece, è stato il Napoli a passare inaspettatamente in vantaggio (rigore di De Bruyne e contemponea sua uscita dal terreno di gioco), però gli interisti stavano dimostrando, sul finire del primo tempo, di non avere alcuna intezione di soccombere.



Nella ripresa, tutta un’altra storia. McTominay e Anguissa hanno messo a segno due reti eccezionali (nel frattempi l’Inter aveva pareggiato, sempre su rigore) ma l’intera squadra s’è espressa su livelli non raggiunti da tempi atavici. Una citazione particolare meritano Neres, con la sua vivacità, quasi imprendibile per i difensori interisti, Spinazzola e Juan Jesus, i due “vecchietti” rigenerati dalla ‘cura-Conte’.

Tutto bene, allora? Diremmo di sì, se potessimo prescindere dalla lunga sequela degli infortuni. Esiste un rimedio per queste “sciagure sportive”? Per fortuna, sembra che si siano avvicinati i tempi per il recupero dei lungo degenti!
Ernesto Pucciarelli