
“Da quando abbiamo comunicato – dichiara il sindaco di San Giorgio, Giorgio Zinno – la possibilità di aiutare la popolazione ucraina, le cui condizioni di vita a causa della guerra diventano sempre più drammatiche, presso la sede della Protezione Civile stanno arrivando moltissimi generi alimentari, medicinali, capi d’abbigliamento per adulti e bambini e tutto ciò di cui maggiormente necessitano i civili che stanno scappando da missili e bombe.
Abbiamo già contattato – precisa il primo cittadino – l’associazione “TERRA DI CONFINE”, autorizzata dal Consolato Generale d’Ucraina a Napoli, che si trova in via Argine, nel quartiere Ponticelli.
Domani mattina (oggi, ndr) il furgone della Protezione Civile partirà da San Giorgio a Cremano – continua – per consegnare il carico di prodotti. Da qui, lunedì 7 marzo lo stesso carico, insieme ad altri beni raccolti, viaggerà fino a raggiungere i rifugiati dentro e fuori l’Ucraina.
Donazioni – prosegue Zinno – stanno arrivando anche sul conto corrente: IT41-I076-0103-4000-0001-5177-827 intestato alla Città di San Giorgio a Cremano e dedicato esclusivamente al “Sostegno alla Popolazione Ucraina”.
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Con grande soddisfazione stiamo riscontrando che ogni giorno si moltiplicano gli aiuti da parte dei sangiorgesi per sostenere questo popolo che sta vivendo ore sempre più buie e di cui non si conosce la fine.
La nostra meravigliosa comunità non si sta mobilitando solo attraverso beni e donazioni ma vi è anche disponibilità ad ospitare nelle proprie case, famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Privati cittadini , così come alcune parrocchie della città, stanno provvedendo ad organizzare presidi di accoglienza sul territorio.
Se vi sono infatti persone – aggiunge – che hanno la possibilità di accogliere anziani, donne e bambini, possono scrivermi in privato o contattare la Protezione Civile.
L’altra faccia del conflitto in Ucraina infatti è l’interminabile fila di persone alle frontiere per fuggire da una guerra sempre più atroce. Le terribili immagini di donne, anziani e bambini, stremati da giorni di cammino, sono sotto gli occhi di tutti.
Noi continueremo – conclude il primo cittadino della cittadina vesuviana – a fare la nostra parte per aiutarli e a ribadire la ferma condanna verso questa terribile aggressione arbitraria condotta in violazione degli inalienabili diritti umani.
