Vicenda Tirrenia

(a) per gli abbonati o in edicola – Ottocento marittimi precari per una città di circa 90.000 abitanti; una crisi, quella della Tirrenia, che comporta gravi ripercussioni sociali a Torre del Greco, città la cui popolazione per tradizione è formata soprattutto da marittimi.
“La Tirrenia sta chiamando solo i marittimi in C.R.L. e non quelli in turno particolare – afferma Giuseppe Fortunato, vice – segretario del sindacato ORSA – Durante il periodo pasquale dovrebbe essere assunto molto più personale in turno particolare. I dirigenti invece hanno impiegato sulle imbarcazioni il personale di terra per coprire le tabelle. Inoltre la compagnia sta assumendo personale fuori convenzione, elargendo uno stipendio di 1.200 euro mensili ed obbligando gli assunti a firmare un verbale di conciliazione con cui dichiarano espressamente di non avere più nulla a pretendere”. Domenica 5 aprile il sindacato ORSA ha allestito un gazebo in via Roma con lo scopo di raccogliere delle firme di protesta alle modalità di privatizzazione della Tirrenia. “Abbiamo raccolto più di 5.000 firme – continua Giuseppe Fortunato – Organizzeremo a breve una manifestazione per ribadire la nostra volontà di continuare a lavorare sulle navi della Tirrenia e per protestare contro questi ingiustificati tagli del personale e contro queste assunzioni ambigue”.
“Incerte le prossime mosse degli altri sindacati. “UGL, Federmar, CGIL, CISL e UIL si sono tirati fuori” – dichiara il rappresentante del sindacato ORSA. Dunque l’ipotesi che tutti i sindacati potessero operare di concerto contro la privatizzazione della Tirrenia si è rivelata vana.
Maria Consiglia Izzo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 15 aprile 2009