TORRE ANTICA

Spesso ammiriamo o detestiamo luoghi che reggono ancora all’incuria dell’uomo, uno di questi rimane il porto di Torre del Greco. Perchè, come e quando è nato? La domanda trova risposte nel volume "La Città del Corallo" di Eugenio Torrese che riferisce:"La legge comunale e provinciale del 1865 prevedeva un approdo marittimo di 4° classe senza concorso per l’esecuzione delle opere o per qualsiasi altro lavoro di ammodernamento. Tale situazione, viene in parte modificata con una legge del 1885 che mortificò le speranze degli amministratori di portare a carico del governo almeno parte delle enormi spese che nel tempo si sommarono. Fin dal 1861 si avverte la necessità di dotare il litorale di uno scalo che sia all’altezza del ruolo e dell’importanza della flotta delle coralline. Nonostante l’onere e le difficoltà, nel 1869 viene approvato il progetto e l’appalto assegnato alla ditta Fimiani. Solo nel 1870 si deliberò su una proposta del consigliere Palomba : depositare in una banca locale la somma di lire 70.000 destinata ai lavori del porto. Negli anni seguenti il consiglio comunale viene chiamato a deliberare su passivi di cassa per le ingenti spese, dei lavori del porto e da una esecuzione degli stessi poco attenta alle economie. Nel 1885 la giunta comunale propone ed il consiglio approva di fare richiesta di un primo mutuo di 624.000 lire alla Cassa Depositi e Prestiti. A questa il Comune ricorre una seconda volta, ai primi del novecento, per importo superiore a 200.000 lire; il rifiuto dell’Istituto spinge l’amministrazione a rivolgersi a banche private. Si arriva attorno al 1920 e la spesa complessiva per i lavori del porto supera il milione e mezzo di lire". Questi i fatti che hanno dato la luce ad una struttura tanto agognata dai pescatori corallini. Oggi il porto si presenta vecchio e piccolo, poco adatto alle esigenze dei pescatori e dei diportisti, e non a caso il suo potenziamento è inserito in tutti i programmi elettorali: riusciremo ad eguagliare i nostri antenati di inizio 900′?
Ranesi