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È stato uno dei primi riconfermati, fortemente voluto dal presidente Giugliano. Arrivato lo scorso anno a campionato in corso, Michele Tarallo (nella foto di Salvatore Varo) ebbe non poche difficoltà fisiche, a causa di quella mancata preparazione ad inizio stagione.
Ma quest’anno sarà tutta un’altra musica, come ammette lo stesso attaccante corallino: “È forse uno dei pochi anni che non ho saltato un giorno di ritiro, spero di completarlo nel modo giusto. Per me è fondamentale perchè se non faccio la preparazione all’inizio, poi vado incontro a difficoltà durante l’anno, quindi è meglio soffrire adesso per stare meglio nel prosieguo ed arrivare fino alla fine del campionato. Magari per le mie caratteristiche fisiche, quando ci sono carichi di lavoro così pesanti, fatico un po’ all’inizio, però per il quattro settembre starò bene”.

Sull’integrazione con le altre “bocche di fuoco”, Tarallo afferma: “Pur essendo tre prime punte, alla fine siamo attaccanti anche un po’ diversi. Mi trovo bene con tutti, ma penso che quando sai giocare a calcio, ci vuole poco per capirsi. Poi Pasquale (Ferraro, ndr) già lo conoscevo, lo stesso vale per Fabio (Sperandeo, ndr), giocatore che reputo molto importante per noi”. Positive anche le prime impressioni di un gruppo che quest’anno avrà obiettivi completamente diversi rispetto allo scorso anno: “Le sensazioni sono molto buone sia in campo che fuori, dove vedo entusiasmo”. E punta tutto sui tifosi: “Una piazza così ti può solo aiutare e nelle partite in casa il “Liguori” dovrà essere un fortino, non dovremo concedere niente a nessuno. Soprattutto se finiremo nel girone siciliano, che ho fatto due volte con l’Agropoli ed in cui c’è tanta differenza tra le prime e le ultime, dove il fattore casalingo servirà tantissimo”.
Mister Baratto punta tutto sul 4-4-2: “Con questo modulo – osserva il bomber corallino-, sarà fondamentale il gioco sugli esterni perché con due attaccanti in area dovranno arrivare molti palloni giocabili”.
Rosa ampia e competitiva per un campionato da vertice serviranno perché “avere valide alternative è fondamentale. Soprattutto quando sei acciaccato, perché ti permette di tirare il fiato e non sei costretto a buttarti in campo per forza”. Ma cambiando gli obiettivi “sono aumentate le responsabilità. Non si potrà sbagliare”. Tarallo quest’anno avrà una responsabilità in più, ereditando la fascia di capitano da Ciro Manzo: “Sì, così dicono… – ammette sorridendo-. Mi fa molto piacere ed è gratificante perché è una cosa che ha voluto sia la società sia i compagni”.
Domani ancora un’amichevole: Turris impegnata al “Liguori” (ore 16.30) contro il San Vito Positano, squadra di Eccellenza. Proprio domani, salvo ulteriori rinvii, la Lega Nazionale Dilettanti dovrebbe rendere finalmente noti i gironi di serie D (per la Turris, è altissima la probabilità di finire nel girone I, raggruppamento calabro-siciliano) e gli abbinamenti di Coppa Italia.
Andrea Liguoro