Luca Trapanese, campano e papà di Alba, durante le scorse elezioni comunali aveva già dialogato sui social network con il Premier Giorgia Meloni.

Nei giorni è tornato sull’argomento: durante la campagna elettorale Tranese, autore di alcuni libri e super attivo nel mondo delle pari opportunità e dei diritti umani, aveva chiesto alla candidata di Fratelli d’Italia di andare a Napoli e mangiare una pizza insieme a lui e sua figlia Alba.

In quella occasione, avrebbero parlato di disabilità, di famiglia e di tutte le ‘forme’ di famiglia.



Papà single, Trapanese è uno dei padri più ammirati d’Italia.

L’altro giorno, il suo nuovo annuncio alla Presidente del Consiglio, Meloni.

“Cara Giorgia Meloni – scrive Trapanese -, torno a scriverti dopo qualche mese dalla tua risposta. Ti eri dichiarata disponibile e felice di un confronto con me, ma poi, sebbene avessi accettato pubblicamente il mio invito cena, a mangiare la pizza con me e Alba non ci sei mai venuta.

Questa settimana hai rilasciato un’intervista a @silvia_grilli , direttrice del settimanale @grazia_it , che ha messo la tua faccia in copertina con scritto: “Ragazze, liberiamo il nostro potere!”

Mi aspettavo di leggere da parte della prima Presidente del Consiglio donna parole di elogio alle donne per i loro talenti, un invito a difendere la propria libertà di realizzarsi, coltivare le proprie passioni, fare delle scelte, lavorare e raggiungere posizioni di prestigio e potere al pari degli uomini.

E invece si scopre che il potere che le donne dovrebbero liberare, secondo il tuo punto di vista, sarebbe limitato all’essere madri, mettere al mondo figli, rinunciare ad abortire laddove invece avessero deciso di farlo. Una totale riduzione della donna ai minimi termini.

Mi piacerebbe anche che tu mi spiegassi cosa sarebbe l’ideologia gender che nomini anche nell’intervista, locuzione peraltro coniata da te.
Riguarda anche me, padre gay?

Io ho adottato Alba, una bimba down abbandonata da una donna alla nascita e non voluta da oltre 30 famiglie tradizionali, quelle a cui, dici nell’intervista, avrebbe diritto ogni bambino.

Peccato che tu non sia venuta a trovarci come avevi promesso, avresti conosciuto la nostra famiglia – posso chiamarla così oppure un papà e una bimba non sono una famiglia?

A casa nostra avresti capito che l’amore e la gioia che circondano Alba sono così grandi che la rendono totalmente felice.

Penso che sia proprio per questo che non hai mantenuto la promessa, per non vedere ciò che è così evidente.

Io e Alba ti salutiamo, rammaricati e anche un po’ dispiaciuti per te, che non riesci a cogliere – conclude – l’enorme bellezza custodita nell’unicità di tutte le famiglie che si amano”.