Lunghe file e qualche protesta, specie tra gli abbonati, alla Reggia di Caserta per questo primo giorno in cui si richiede il Green Pass per poter accedere, così come previsto dal decreto legge approvato dal governo lo scorso 23 luglio. Il museo borbonico è stato tra i primi a dotarsi, da stamani, dei lettori per il certificato vaccinale, e ciò tanto al varco cittadino di via Giannone che a quello principale di Piazza Carlo di Borbone; al primo, usato per il solo ingresso al Parco e dove entrano preferibilmente gli abbonati, la massima parte dei quali residenti nel capoluogo o nei comuni limitrofi, si sono verificate delle proteste, con un abbonato che voleva entrare senza Green Pass e ha iniziato a polemizzare con il personale di vigilanza della Reggia, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri.

Una donna, anch’essa abbonata qualificatasi come avvocato e in possesso del Green Pass, non voleva esibirlo, ritenendo che il Parco Reale non fosse un museo, ma uno spazio pubblico a disposizione dei cittadini di Caserta. Qualcuno che non aveva il Green Pass ha fatto a malincuore dietrofront, qualcun altro si è presentato con un certificato che attestava l’effettuazione di tamponi. Non si sono visti invece no-vax.



Le file si sono verificate al varco principale di Piazza Carlo di Borbone, con tanti turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero che hanno attesa in media tra i 30 e i 45 minuti per poter entrare, visti i rallentamenti provocati proprio dalla presenza del lettore per il Green Pass. Ogni visitatore ha dovuto prima fermarsi davanti al lettore per la temperatura, poi a quello per il certificato verde, e quindi esibire il biglietto; ovviamente anche gli orari di prenotazione riportati sul biglietto, che vanno rispettati per poter accedere, sono stati sforati.