La morte di Leopardi provocata da un’indigestione di confetti

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Leopardi era golosissimo di "cannellini", confetti con all’interno un cuore di cannella, e tra le ipotesi più accreditate sulla sua morte, vi è quella di una indigestione causata da questi confetti. Non e’ stata fatta ancora chiarezza sulle cause che hanno portato alla fine Giacomo Leopardi. Era 1837 il colera infieriva nella città di Napoli, ed è questa la causa più probabile del suo prematuro decesso: Leopardi mori’ nella citta’ partenopea a soli 39 anni, era il 14 giugno del 1837. Secondo recenti studi approfonditi dal prof. Gennaro Cesaro, il Poeta sarebbe morto per aver mangiato addirittura un chilo di confetti. Leopardi era notoriamente molto goloso di dolci, al punto da non sapersi controllare. La causa del suo decesso, quindi, non sarebbe stata né l’idropsia dichiarata dal Ranieri né il colera come sostengono molti studiosi.
Inoltre, forse per attenuare gli effetti dell’indigestione, era stata data al Poeta una tazza di brodo caldo di pollo e una limonata fredda: una miscela rivelatasi poi mortale e che avrebbe provocato – in aggiunta – una congestione intestinale.
Questa tesi sostenuta dal prof. Cesaro ovviamente smentisce le opinioni di altri illustri studiosi, che durante più di 160 anni si sono dichiarati convinti che a determinare la morte del Leopardi – avvenuta in casa dell’amico Antonio Ranieri – fossero state le conseguenze del colera. In base all’indagine del prof. Cesaro sarebbe stata, invece, inconsapevolmente la sorella di Antonio, Paolina Ranieri, a provocare quella morte, donando al poeta, il 13 giugno, tre confezioni di confetti di Sulmona, quelli chiamati cannellini, confetti lunghi e sottili con all’interno un cuore di cannella. Infatti, la notte avanti il 14, aveva sgranocchiato circa tre libbre (963 grammi) di confetti di Sulmona e che mentre stava in procinto di "partire" …per Torre del Greco, ingurgitava una specie di brodaglia alternata con un’abbondante granita fredda. E fu questa micidiale miscela di brodo bollente e di limonata ghiacciata, che gli avrebbe causato quella congestione intestinale che lo avrebbe portato alla tomba.
Sulla morte del poeta di Recanati le ipotesi non sono mai mancate, anche le meno verosimili. Alcuni hanno parlato addirittura di paste alla panna, avariate, mentre altri di una forma di pericardite, ma l’ipotesi ufficiale rimaneva quella di Antonio Ranieri che accusava invece un’ idropsia.

Angie Cafiero



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola l’8 luglio 2009