vitaglione-turris_2016

Torre del Greco – È un Vitaglione (nella foto di Salvatore Varo) contrariato quello che si presenta a fine gara ai microfoni della stampa: “Non ho capito l’atteggiamento rinunciatario del primo tempo – afferma il direttore sportivo-. Chiederò spiegazioni perché non si può proprio ammettere che la Turris abbia questo approccio. Nel secondo tempo abbiamo alzato il baricentro ed abbiamo creato occasioni da gol, ci siamo procurati calci d’angolo, abbiamo pareggiato, ma dopo abbiamo avuto di nuovo un atteggiamento semi rinunciatario”. “Con un atteggiamento propositivo – continua rammaricato Vitaglione-, non so se questa partita l’avremmo vinta, ma sicuramente l’avremmo giocata meglio. Contro un’Igea Virtus che non ha la forza della Turris, tornare a casa con Abagnale che ha fatto tre miracoli, mi fa dire che bisogna cambiare atteggiamento”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il tecnico Giacomarro che analizza così la gara: “Nel primo tempo siamo stati troppo passivi, inermi, non riuscivamo a fare due passaggi di fila, eravamo tutti in difficoltà e in affanno. Questa non è la Turris che voglio vedere io. Nel secondo tempo, invece, anche perché nello spogliatoio mi sono alterato un po’, siamo entrati con un altro piglio e con un’altra voglia di fare risultato e ci siamo riusciti in quei primi venticinque minuti dove abbiamo fatto molto bene, poi siamo nuovamente calati. L’inferiorità numerica ha fatto nascere il timore di subire una sconfitta nel finale, però tutto sommato abbiamo corso e difeso bene portando il punto a casa”. Come si spiega Giacomarro questa Turris double face? Il tecnico sembra avere le idee molto chiare: “È un problema mentale, di personalità, serve più qualità quando si arriva in area e si deve fare l’ultimo passaggio, quello giusto per creare le occasioni che ti servono per vincere le partite”.

Andrea Liguoro