Starbene

La maggior parte delle persone che decidono di intraprendere una dieta in maniera indipendente dall’aiuto di uno specialista, convenzionalmente seguono un regime caratterizzato da 3 errori fondamentali: riduzione eccessiva dell’apporto energetico (al di sotto del metabolismo basale), apporto proteico elevato (oltre 11,2 g di proteine per kg di peso corporeo) ed insufficiente apporto dei carboidrati (inferiore al 50% delle energie complessivamente ingerite). Tale regime, nel 95% dei casi, si rivela un insuccesso. Le ragioni per cui questo regime risulta fallimentare sono le seguenti: 1. non è gestibile a lungo e paradossalmente diventa ingrassante 2. abbassa il metabolismo con conseguente recupero dei chili 3. compromette la composizione corporea perchè i chili persi interessano principalmente l’acqua, i muscoli e solo in parte il grasso 4. all’inizio provoca euforia, ma prepara il campo alla perdita di controllo e quindi all’abbuffata, e nei soggetti predisposti può far scatenare disturbi del comportamento alimentare 5. espone a danni ai reni, al fegato, alla tiroide e al sistema nervoso 6. più diete si fanno e più si fa fatica a perdere peso 7. provoca irritabilità, disturbi del sonno, disturbi dell’umore 8. causano l’effetto “yo-yo” (dimagrire, ingrassare, dimagrire di nuovo, recuperare infine abbondantemente tutti i chili persi) 9. si abbassano i livelli di serotonina c on conseguente instabilità dell’umore e bisogno di cibo dolce 1 0. il fallimento dietetico provoca sensi di colpa e bassa autostima.
Dott.ssa Roberta Barone Lumaga Biologa
Nutrizionista Dottore di Ricerca in “Alimenti e salute”

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 24 aprile 2013