Torre del Greco – Forse un’altra gaffe procedurale per il sindaco Palomba: De Rosa  e Sannino (rispettivamente nelle foto in basso, ndr) in qualità di pensionati non potrebbero ricoprire la carica di assessore e non potrebbero percepire alcun tipo di remunerazione per far parte del governo cittadino guidato dallo stesso Giovanni Palomba, a dirlo sono un decreto legge ed una circolare ministeriale.

Presentata stamattina agli uffici del Protocollo del Comune di Torre del Greco una interpellanza a firma del consigliere d’opposizione Luigi Mele, in cui si chiede conto della legittimità della carica di assessore ricoperta sia da Pietro De Rosa (delega alla Nu) che da Vincenzo Sannino (delega ai Lavori pubblici).

“Un decreto-legge, successivamente modificato, ha introdotto il divieto di attribuire incarichi di studio e di consulenza nonché incarichi dirigenziali o direttivi o cariche di organi di governo a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza – in pensione -, se non a solo titolo gratuito”, chiosa Luigi Mele.



“Addirittura – continua Mele – una circolare ministeriale specifica che sono vietate a soggetti in quiescenza le cariche di governo in enti locali”.

“Sono curioso di sapere come vengono spesi i soldi dei contribuenti torresi e, quindi, se i suddetti assessori comunali percepiscono una qualche forma di indennità per la carica che ricoprono e se la loro nomina è legittima, visto un esplicito divieto da parte del Ministero per la semplificazione della pubblica amministrazione”, ha concluso l’ex candidato sindaco del Centrodestra.

Quindi, se confermato, si prospetterebbe una nuova gaffe procedurale per il primo cittadino Palomba – la prima, ricordiamo, proprio nel giorno dell’insediamento, quando sbagliò ad indossare la fascia tricolore -. Sarrebbe opportuno, quindi, che l’Amministrazione comunale facesse chiarezza.