Da settimane terremoti e valanghe giudiziarie fanno salire la tensione tra i politici a Palazzo Baronale

(a) Torre del Greco – L’annuncio della chiusura ufficiale delle indagini sullo scandalo che ha coinvolto la sezione Antiabusivismo della polizia municipale da parte della procura di Torre Annunziata, arrivata insieme alla notizia che un’altra inchiesta, quella che vedrebbe una truffa sull’assegnazione dei loculi al cimitero (avviata da tempo), è vicina ad una svolta ha provocato un fremito nervoso sul volto solitamente roseo del sindaco. Di seguito i fatti. Il primo. La procura di Torre Annunziata ha concluso l’inchiesta che ha coinvolto la sezione Antiabusivismo della polizia municipale, coinvolta in un presunto giro di mazzette per “chiudere gli occhi” su abusi edilizi. La stessa inchiesta che il 30 ottobre scorso, ricordiamo, ha portato dietro le sbarre vigili urbani e dipendenti comunali: e agli arresti domiciliari, tra gli altri, i consiglieri comunali Maida (poi dimessosi) e Donadio. Senza dimenticare il divieto di dimora (poi revocato) imposto al primo cittadino per abuso d’ufficio e soppressione di atto pubblico, relativo alle vicende che hanno visto come protagonisti, in parti diverse, i titolari dei negozi Dar Impianti e Bruno. Ora, mancano pochi giorni agli indagati per provare a convincere il pm Emilio Prisco ad archiviare le proprie posizioni. La seconda notizia che ha fatto traballare la poltrona sulla quale è seduto Ciro Borriello è l’arrivo ad un punto caldo dell’inchiesta che vede le nicchie cimiteriali assegnate a persone che non ne avevano diritto. A sollevare il caso la denuncia di una suora fatta ai carabinieri che si è vista negare l’assegnazione, che evidentemente le spettava, di un nuovo loculo costruito al camposanto torrese. Da questo caso sarebbero usciti fuori almeno un’altra decina di casi sospetti. Anche se nell’ambiente si mormora, nessun politico locale è stato fino a questo momento raggiunto da avvisi di garanzia. Avviso che è stato notificato, invece, ad un dipendente comunale. Gli altri nel frattempo aspettano W Di fronte a questa piccola valanga giudiziaria, Borriello ha chiesto ai collaboratori di verificare se è vero che dopo queste due inchieste ne uscirà una terza. La preoccupazione sale a Palazzo Baronale.
Alfonso Ancona
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 maggio 2011