Per molti cittadini la fine delle elezioni Regionali è stata una vera e propria liberazione. Oltre ad essere stati letteralmente bombardati da spot pubblicitari di ogni tipo, dei vari candidati, si è davvero parlato molto poco di programmi. L’attenzione è stata catalizzata dai guai giudiziari o dagli scandali che hanno colpito candidati di centro-sinistra e centro-destra. Ma a mente fredda è giunto il momento di fare qualche riflessione su ciò che è accaduto a Torre del Greco.
Loredana-Raia-PD

Nella città del corallo su 71.666 aventi diritto hanno votato solo 32.572 elettori, pari al 45,44%. Tra gli ottimi risultati di alcuni candidati ed i tanti flop di altri emerge una sola vincitrice: Loredana Raia del PD. Quest’ultima, comunque, prima di festeggiare aspetta l’ufficializzazione da parte del Prefetto. La Raia, infatti, risulta essere nona su nove seggi destinati al PD in provincia di Napoli. Del resto qualora i seggi, a causa del riconteggio, dovessero diventare 8 la candidata torrese rischia di non aggiudicarsi il seggio: circostanza un pò improbabile.
Ma, adesso, analizziamo i voti ricevuti dai candidati corallini, in primis, elenchiamo quelli che hanno provato a “giocarsela”: Michele Lunella con Centro Democratico ha ottenuto sul territorio torrese 95 voti, mentre sulla provincia di Napoli ha totalizzato 145 voti; Giulia Farinaro – Noi SUD 183 (tot. 419); Grazia Paolella – MO 301 (tot. 645); Raffaele Tufano – IdV 409 (tot . 743).
Ottimo è stato il risultato dei Pentastellati: Clementina Sasso 1551 (tot. 2.718) e Marco Manna 1.372 (tot. 2.668). Se l’è “giocata” anche il veterano Valerio Ciavolino, candidato nella lista Caldoro Presidente, ottenendo solo 2.049 voti (tot 3.176).
Deludente e misero il risultato di Salvatore Piro – Repubblicano 517 (tot 828). Flop e delusione anche per il trasformista Senatore Aniello Formisano: suo genero Vincenzo Varriale candidato nelle liste dell’IdV a Torre ha ottenuto solo 467 (tot. 2.713 ). Il Camaleontico Formisano ha trascinato con se, nel flop, Domenico Maida e il segretario IdV Raffaele Russo.
Per lei, attuale assessore alla cultura della città del corallo, le aspettative erano altissime. Ma nonostante la dispendiosa campagna elettorale, finanziata dai Sorrentino, Alessandra Tabernacolo detta TABE candidata con Fratelli d’Italia ha raccolto sul territorio torrese solo 1.770 voti (tot. 3.686). Ad abbandonarla – secondo le malelingue – è stato il suo più illustre sostenitore: il Sindaco Ciro Borriello. Ovviamente, questo abbandono ha fatto si che Tabe non venisse eletta e tale gesto del Primo Cittadino potrebbe creare ripercussioni ed instabilità nella maggioranza del Consiglio Comunale corallino.
Invece, ad aver giocato su più tavoli è stata anche la neo eletta Loredana Raia: inizialmente ha stretto un patto di ferro con il candidato napoletano (eletto) Giunluca Daniele, quest’ultimo su Torre ha raccolto 769 voti – sostenuto dai pidiessini, Lorenzo Porzio, Salvatore Romano e Catello Esposito, e dalla CGIL. I due candidati, Raia e Daniele, sono stati sostenuti anche dal Senatore Cuomo (PD), ex sindaco di Portici. Ma strada facendo, grazie anche alle preferenze di genere, la Raia ha stretto alleanze anche con Lello Topo (eletto – su Torre ha raggiunto quota 391) e con Mario Casillo (eletto su Torre ha raccolto 933 voti).
Fa molto discutere l’alleanza tra Raia e Casillo, figlio d’arte ed uno di quelli che ha voluto la morte dell’ospedale Maresca. Inoltre, a sostenere Casillo sul territorio locale sono stati Massimo Cirillo, Luigi Mennella e due giovani leve che hanno sempre predicato la rottamazione, ma bada ben solo predicato: Giuseppe Stasio e Carlo Ceglia. Si vocifera anche che a sostenere Casillo sia stato anche, in parte, il consigliere comunale Giovanni Palomba.
Ma se la matematica non è un opinione, un’altra riflessione è d’obbligo: la Raia sul territorio torrese non ha ottenuto un grosso risultato personale 2.763 voti (tot. 10.924). Senza i voti di Daniele, Topo e Casillo probabilmente non sarebbe stata eletta. Pertanto, il PD torrese è sempre più confuso e sempre più spaccato.
Ma per gli amanti dei numeri non si può non notare che ha perso quotazioni anche il non torrese Pasquale Sommese-Casillo-contro-Maresca
Sommese
, NCD, che su Torre ha totalizzato solo 1.161, ed è stato sostenuto da Nicola Donadio (consigliere comunale), Mario Altiero, Alfonso Fasolino, Salvatore Gargiulo, Ciro Di Donna ex PD e dai componenti di Federalberghi Costa Vesuvio tra cui Adele Palomba ed Angelo Pica.
A noi de La Torre riesce ancora difficile comprendere come sia possibile che alcuni, seppur pochissimi, torresi continuino a sostenere politici che non hanno fatto nulla per Torre o, addirittura danneggiata. Prendiamo per esempio Sommese e Casillo (rispettivamente nella foto a sx e dx) che sono stati sempre contro il Maresca (ricerca e leggi gli articoli su www.latorre1905.it).
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 giugno 2015