Gioia De Simone racconta le passioni e la storia dell’azienda di famiglia

(a) Torre del Greco – Tra le grandi famiglie di Torre abbiamo voluto interpellare Gioia De Simone, rappresentante dell’antica azienda di Antonino De Simone, operante nel campo del corallo. I De Simone sono un perno centrale dell’economia e della cultura torrese, in quanto importanti promotori della tradizione locale.
Antonino De Simone , oltre che importante imprenditore, è stato anche promotore della cultura del corallo a Torre.
Quant’è importante oggi per l’azienda promuovere la “cultura del corallo”? Con quali strumenti viene promossa?
Con “Le vie del corallo” mio padre ha voluto rafforzare l’immagine di Torre del Greco come città legata intimamente al corallo e attraverso queste mostre, anche noi abbiamo conosciuto da vicino usi di popoli lontani. Già con mio padre avevamo aperto le porte della nostra azienda alle scuole e ai gruppi , offrendo visite guidate, gratuite per favorire la diffusione della conoscenza della lavorazione del corallo.
Quanto ha pesato la bocciatura del progetto “Corallium”, portato avanti da De Simone, sull’economia torrese?
Sicuramente tanto. Mio padre si è impegnato molto per la realizzazione di questo progetto, purtroppo la volontà politica di allontanare la lavorazione del corallo da Torre del Greco, ha pesato enormemente sull’economia della nostra città. E’ stato un grande errore permettere di sradicare dal nostro territorio una tradizione antica.
Com’è cambiata l’azienda in questi anni? Quali sono le differenze e le somiglianze con il passato?
Sicuramente dal 1830 -anno di fondazione dell’azienda ad oggi ci sono state delle trasformazioni! La ditta occupa adesso 24 dipendenti, con i quali intrattiene un rapporto di continuità e fiducia. La stabilità è tuttavia uno sviluppo recente. Anche le tecniche di produzione hanno beneficiato dell’aiuto di alcune macchine, che consentono una maggiore precisione e velocità.
Come si sta evolvendo il mercato del corallo?
La crisi globale, il rapido sviluppo delle economie dei cosiddetti Paesi BRIC ed il rallentamento del vecchio continente, sicuramente cambiano il mercato di riferimento. Il nostro rimane un prodotto di nicchia, ma sono fiduciosa nella ripresa del settore e nella possibilità che Torre del Greco torni ancora ad essere competitiva a
livello internazionale, purché ci sia la volontà di sostenere fortemente la categoria .
Quant’è importante la storia di Torre del Greco nel prestigio e nella diffusione del corallo nel mercato? In che modo influenza la mission dell’azienda?
I giovani devono essere consapevoli che Torre del Greco è famosa nel mondo e devono essere orgogliosi delle loro radici e delle loro tradizioni. La nostra missione è ambiziosa ma legata alla nostra storia aziendale: intendiamo continuare un’attività che ha una storia di 180 anni e contribuire a mantenere questa centralità della produzione a Torre del Greco puntando sulla qualità.
Sara Borriello
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 marzo 2011
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 marzo 2011