Degrado e abbandono per la stradina che porta alla famosa Villa delle Ginestre, presentato un esposto al Comune di Torre del Greco da parte di numerosi cittadini. Parliamo di via Chiazzolelle, la piccola arteria che collega via Giovanni XXIII alla villa del ‘700 resa famosa per essere stata dimora dell’illustre poeta Giacomo Leopardi negli ultimi anni della sua vita. Secondo la denuncia dei residenti la stradina risulta essere “stretta e impraticabile”, con erbacce, rifiuti di ogni genere e arbusti che costeggiano la strada. In più, c’è un muretto pericolante e in attesa, da anni, di messa in sicurezza. Il muro costruito in pietra lavica divide la stradina da un’area di proprietà della parrocchia di San Domenico Soriano di Napoli e, secondo una relazione datata 2004 fatta dopo un sopralluogo dei vigili e tecnici del Comune, che fece seguire un’ordinanza di messa in sicurezza (mai rispettata), presenta gravi carenze strutturali che lo rendono instabile e pericolante.

Villa-delle-Ginestre

Infatti, negli anni a seguire, ci sono stati numerosi crolli, senza mai pensare alla messa in sicurezza della strada. Per risolvere questo stato d’incuria, i residenti sono arrivati a rivolgersi anche al parroco di San Domenico, il quale si è mosso per cercare di risolvere la questione, facendo fare delle colate di cemento, ma questo ha reso il muro più pesante, portando, probabilmente, a peggiorare le cose. Altro nodo negativo è che la strada in questione risulta essere troppo stretta per l’afflusso di turisti che, soprattutto d’estate, si dirigono a Villa delle Ginestre. E anche a questo, il parroco di san Domenico ha provato a porre rimedio, donando parte della proprietà per far allargare la via due metri di strada, e a questo ci sarebbe pure un progetto redatto dal Comune ma mai realizzato. “Non è possibile che un bene prezioso come la dimora degli ultimi anni di Giacomo Leopardi – spiega Elena Pistilli, una dei firmatari dell’esposto – debba avere una cornice del genere. Lo stato in cui riversa la stradina costituisce anche un pericolo: il muro continua a perdere pezzi”.