Processo Abusivopoli, la sentenza slitta al 14 maggio. La sentenza di primo grado, per il processo che vede coinvolti circa 40 tra politici, tecnici, imprenditori ed impiegati comunali, prevista per ieri venerdì 17 aprile è slittata al 14 maggio per l’astensione programmata e deliberata dai Consigli dell’ordine degli avvocati di Ciro-Borriello-Imbronciato

Napoli e di Santa Maria Capua Vetere. Quindi, c’è da aspettare ancora un mese per conoscere la sentenza dei giudici della prima sezione del tribunale di Torre Annunziata chiamati a valutare tra gli altri anche la posizione del primo cittadino di Torre del Greco. Il 6 febbraio il pm chiese tre anni e sei mesi di condanna per Ciro Borriello, nel processo che lo vede imputato; insieme a molti altri, presso la Procura di Torre Annunziata. “Attendo con serenità il momento del verdetto, fiducioso dell’operato dei giudici chiamati a valutare la mia posizione”. Furono le prime parole di commento di Ciro Borriello alla richiesta avanzata dal pubblico ministero nel corso della requisitoria del processo sugli abusi edilizi in corso di svolgimento al tribunale di Torre Annunziata. In particolare Ciro Borriello è accusato (insieme ai politici dell’Ncd-Udc Antonio e Pasquale Donadio) di aver favorito un esercente di via Roma multato per aver realizzato una vetrina abusiva. “Nel corso del dibattimento – faceva presente sempre Borriello – sono venuti fuori elementi utili a provare la mia estraneità ai fatti contestati”. Altro politico sul banco degli imputati è Vincenzo Maida (insieme al fratello Giuseppe e alla figlia Valentina) che, secondo le accuse, fece pressione per farsi omettere un verbale per un abuso edilizio presso la propria abitazione.
Nella lunga requisitoria del 6 febbraio (sette ore) il pm Emilio Prisco aveva terminato la sua arringa davanti al collegio di giudici della prima sezione penale del tribunale di Torre Annunziata, presieduto da Alfonso Barbarano chiedendo dure condanne per politici, vigili urbani, dipendenti comunali, abusivisti e imprenditori della cittadina corallina. Tutto ebbe inizio nell’autunno 2010, quando la procura di Torre Annunziata firmò gli ordini d’arresto per i vigili urbani che, secondo gli inquirenti, avrebbero chiuso un occhio su diversi abusi edilizi – in cambio di favori e mazzette – favorendo anche persone vicine a diversi politici. Ora, per conoscere il loro destino, gli imputati devono aspettare fino al 14 maggio.
Alan