Le testimonanze: non erano quelli i confini della proprietà. Si faccia subito chiarezza

Fanno ancora discutere le affermazioni del Sindaco, pubblicate sullo scorso numero de La Torre, in merito al muro di cinta dell’edificio ex-Apa sito tra via Marconi ed via Enrico De Nicola. In particolare, rimaniamo sbigottiti da un passaggio delle risposta del nostro Primo Cittadino: “Ultimati i lavori, la Società Autostrade Meridionali ha restituito la proprietà ricostruendo, ovviamente, il muro di cinta identico al precedente, così come si evince dalle cartografie aerogrammatiche del 1991 e dal progetto realizzato".
Nel dubbio, noi de La Torre siamo andati oltre: "scavando" abbiamo trovato (e pubblichiamo) altre foto che evidenziano lo stato dei luoghi di qualche anno fa e di adesso. Ma non contenti abbiamo intervistato alcuni cittadini torresi che abitualmente percorrono la strada: nessuno di loro afferma di ricordare l’esistenza di quel muro che delimiterebbe i nuovi confini della proprietà suindicata.
A Tal proposito riportiamo alcune Testimonianze.
– Giuseppe Demino, del CdQ La Vesuviana, afferma: "non ricordo l’esistenza di quel muro, ricordo che di li passava una un’ampia carreggiata stradale. Non comprendo quale sia l’utilità di quei lavori per la collettività. E’ opportuno fare delle verifiche".
– Il consigliere comunale Gaetano Frulio (UDC) sostiene: "In merito alla vicenda in oggetto, mi preme specificare che non ho preso ancora visione della documentazione conservata dagli uffici di Palazzo la Salle, anche se è innegabile che ossevando le fotografie a corredo dell’articolo comparso nell’ultimo numero del giornale "LaTorre", e pescando nella memoria di chi come me percorre da sempre quel tratto di strada, lo stato dei luoghi è stato profondamente modificato dai lavori realizza- ti dalla SAM e da poco ultimati. E’ in primo luogo evidente che l’obiettivo di una maggior sicurezza della circolazione veicolare non è stato raggiunto, anche se ahimè c’è dove è andata addirittura peggio come ad esempio a Via Curtoli; mi lascia poi perplesso il muro di cinta realizzato sui confini della proprietà Bottiglieri, vuoi perchè non ricordo che fosse così sporgete e /o affacciato sulla sede stradale, vuoi perchè ritengo che una più attenta esecuzione dei lavori avrebbe meglio potuto sfruttare gli spazi che si sono creati invece di dedicarli ad uno scomodo passaggio pedonale o alloggio di cabina elettrica che non esisteva o cos’altro di utile a pochi. Mi domando come sia stata realizzata quella curva così stretta quando poi agli occhi del cittadino qualunque è evidente che si sarebbe potuto spostare il muro anzidetto qualche metro più all’interno giovando così alla sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. Spero comunque che dopo la visione degli atti, e di un eventuale sopralluogo con i tecnici del comune i quali mi risulta si siano già dati disponibili in tal senso, si possa meglio comprendere il perché di alcune scelte e quindi fugare tali perplessità al momento comuni a tanti".
Il consigliere Giuseppe Speranza (IdV) – ex assessore all’ambiente della precedente amministrazio- ne di Ciro Borriello – è in linea con le dichiarazioni del Sindaco. Ricordiamo che noi de La Torre, in passato, abbiamo allertato l’ex-assessoresu questo ed altri argomenti poco chiari (vedi ponte di Via Curtoli ed altro) ma il suo impegno non è stato efficace. Inoltre, abbiamo chiesto e sollecitato un parere sulla vicenda anche ad altri consiglieri: Domenico Perna (Nova Civitas), Massimo Meo (PD); Vittorio Guarino (UDC) ma in redazione non ci pervenuta alcuna loro dichiarazione. Abbiamo anche sollecitato più volte, attraverso la rete, il neo On. Luigi Gallo (M5S) – sempre attento all’ambiente – a rilasciarci un parere sulla vicenda ma nulla di fatto, si vede che ha altri problemi a cui pensare anche se il giornale La Torre ha sempre prestato la massima attenzione alle battaglie del neo deputato. Comunque le testimonianze di liberi cittadini che sostengono la nostra tesi son tante: nessuno si ricorda di quel muro e che la proprietà ex-Apa arrivasse fin li.
Storia – Noi de La Torre credevamo che lo scopo dei lavori fosse un altro: rendere meno pericoloso quel tratto di strada. Si pensava che la realizzazione del secondo varco servisse a dividere i sensi di marcia (un varco per chi scende ed un altro per chi sale), per così attenuare le curve ed aumentare la visibilità, con la finalità di rendere il tutto più sicuro. Di fatto, in queste ultime settimane è stato innalzato un imponente muro di cinta che costeggia (estendendone i confini) parte della proprietà “ex- Apa” (appellativo con il quale molti torresi identificano l’edificio), estendendone la proprietà da qualche anno acquistata dalla famiglia Bottiglieri.
Conclusioni – La Torre, supportata anche da alcuni cittadini, continuerà a prestare attenzione al caso finchè non sarà fugato ogni dubbio e si faccia chiarezza a riguardo. Siamo certi che il Sindaco Malinconico – forte sostenitore della legalità – si impegnerà e andrà in fondo alla vicenda. Come sempre e con rammarico affermiamo che l’interesse pubblico viene mortificato continuamente da quello privato, questo avviene anche grazie all’indifferenza di tantissimi torresi.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 giugno 2013