La protesta degli obbligazionisti della Deiulemar cresce sul web

A sei mesi dalla concessione del beneficio degli arresti domiciliari, la settimana scorsa, viene s carcerata Giovanna Iuliano, implicata nel crac Deiulemar. Fallimento che vede interessate e tiene con il fiato sospeso più di 13mila famiglie che hanno investito nelle società armatoriale complessivamente oltre 700milioni di euro. A depennare ogni misura cautelare per la figlia del defunto Capitano Michele Iuliano è stata la V sezione della Corte di Cassazione. La richiesta di liberazione è stata presentata dei legali della giovane erede. Ricordiamo che altre istanze di scarcerazione nei mesi scorsi sono state presentate e poi rigettate d al Gip Anna Maria Fattori, rifiuti motivati dal sospetto che la Iuliano nascondesse un tesoretto a ll’estero – in particolare a Dubai – dove presumibilmente l’armatrice, circa un anno fa, stava tentando la fuga. Secondo i giudici della Corte di Cassazione, oggi, l e motivazioni sono carenti e pertanto sono state annullate le misure cautelari nei confronti della giovane erede che affronterà a piede libero le prossime due udienze del processo che si terranno a Roma, in programma il 12 e 14 giugno. Forte è la protesta e l’indignazione degli obbligazionisti che si fa sentire forte attraverso la rete, molti di loro andranno a Roma a seguire le udienze. Sorte, invece, diversa per i fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta: per loro si riaprono le porte del carcere di Poggioreale. La Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai legali dei fratelli Della Gatta. Il ricorso fu presentato lo scorso aprile dopo che il Tribunale del Riesame aveva accolto la richiesta dei PM di Roma con la quale chiedevano la revocazione dei domiciliari. I Della Gatta erano ai domiciliari dallo scorso dicembre. L’ordinanza di custodia cautelare, per i due armatori di nuova generazione, è stata emessa venerdì 24 maggio scorso.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 05 giugno 2013