Torre del Greco – Napoli – Scoperta banda internazionale di opere d’arte. Arrestati in cinque. La centrale era tra Napoli e Torre del Greco. Tra i furti anche una Madonna con il bambino, di scuola napoletana, del valore di un milione e mezzo di euro.

Gli arrestati sono: Mauro Aiello di 48 anni, Luigi Benducci di 39 anni, Pasquale Iuliano di 51 Giuseppe Pedata di 46 anni e Raffaele Petti di 68.  Perquisizioni da Reggio Calabria a Torre del Greco passando per Brescia, Catania, Frosinone e Asti l’operazione denominata Antiques ha portato all’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, e a 20 decreti di perquisizione, nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione di opere d’arte, quali dipinti, sculture in bronzo e marmo, oggetti religiosi, provento di furto in territorio nazionale ed alla loro esportazione illecita, per la successiva commercializzazione in ambito internazionale.

Le indagini avviate nel novembre del 2015 a seguito di un controllo ad esercizio commerciale d’antiquariato di Reggio Calabria e corroborate anche da attività tecniche e di riscontro mediante l’utilizzo della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, hanno consentito di acquisire numerosi elementi investigativi di colpevolezza nei confronti dei componenti di un pericoloso sodalizio criminale, con base a Napoli e provincia e con ramificazioni nel bresciano, dedito alla ricettazione di beni d’antiquariato rubati in tutta Italia e commercializzati anche tramite antiquari calabresi compiacenti ovvero esportati illecitamente per essere venduti presso fiere di settore in Francia, come Avignone e Montpellier.



Venivano recuperati beni di rilevanza storico artistica, provento di furto ai danni di abitazioni private del territorio nazionale, tra i quali emerge, per importanza, un dipinto, olio su tela, del ‘700, raffigurante “Madonna con Bambino”, di Scuola Napoletana, trafugato nel 2014 da un palazzo nobiliare di Arcevia in provincia di Ancona, nonché di sequestrare, al valico di Ventimiglia, al confine con la Francia, centinaia di beni antiquariali, costituiti prevalentemente da elementi di arredo antico e di pregio, quali sculture in marmo e bronzo, consolle, dipinti su tavola e su tela, suppellettili antichi in argento, ceramica e porcellana, trasportati a mezzo di furgoni presi a noleggio per l’occasione dagli appartenenti al sodalizio criminale.