Nasce lì dove prima c’era una delle Vele simbolo di un quartiere, Scampia, che da anni lotta per smettere di essere una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa e per non essere più solo ed esclusivamente la terra di Gomorra.

Domani la nuova sede di Scampia dell’Università Federico II inaugura il suo anno accademico.



Partiranno i corsi per le professioni sanitarie della facoltà di medicina e chirurgia. E non caso il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dice che questa “è una università non a Scampia ma per Scampia” perché l’obiettivo, spiega, è “cambiare anche la narrazione che, ad oggi abbiamo subìto, di un quartiere che era solamente camorra”.

La struttura è stata realizzata dal Comune di Napoli, che ne è proprietario, con un progetto costato 51 milioni di euro finanziato con fondi comunali e con il fondo sviluppo e coesione attraverso un accordo quadro firmato con la Regione Campania. Al centro della struttura, a pianta circolare, c’è una corte illuminata dalla luce naturale che collega internamente i diversi spazi. Sette i piani dell’edificio, quattro sono riservati alla didattica, uno ai laboratori e due all’area clinica che entrerà in funzione successivamente.

“L’università sorge sull’area dove un tempo c’era una delle vele ed è il primo tassello di un progetto ambizioso e complesso che prevede, oltre a questo, la demolizione di tutte le vele di Scampia tranne una – spiega l’assessore all’Urbanistica, Laura Lieto – la ricostruzione degli alloggi nella grande area del cosiddetto lotto M, di fronte al parco pubblico di Scampia, nuovi servizi di prossimità e la riqualificazione di tutti gli spazi aperti”.

“E’ un tassello del nostro programma di investimento su Scampia che significa maggiore qualità quotidiana, quindi manutenzione del verde, manutenzione del parco, la possibilità di migliorare i trasporti in questa parte importante della città – sottolinea il primo cittadino – ma anche le nuove piste ciclabili ed il grande piano di restart Scampia con l’abbattimento, la ricostruzione e in alcuni casi la riqualificazione delle vele continuando il percorso che era già stato avviato in passato a Scampia rafforzandolo con il grande investimento del Pnrr”, aggiunge Manfredi.