Comunicato stampa

Torre del Greco – Uno spettacolo per i detenuti della casa circondariale di Secondigliano. È quello che proporrà l’associazione Music Live di Torre del Greco venerdì 5 febbraio a partire dalle 13. Il carcere napoletano apre così le proprie porte a cantanti neomelodici e cabarettisti per allietare la giornata a quasi 200 detenuti: sono tanti infatti i reclusi coinvolti nell’iniziativa, promossa dall’associazione guidata da Clemente Menzione grazie alla collaborazione del direttore della casa circondariale di Secondigliano, Liberato Guerriero: “Abbiamo accettato l’idea avanzata dalla Music Live – afferma Guerriero – anche per dare la possibilità ad un gruppo di nostri detenuti di poter trascorrere quasi due ore in totale relax. Per natura, siamo sempre aperti ad iniziative simili e la disponibilità di artisti ad esibirsi a titolo gratuito, come nella circostanza, è la testimonianza dell’attenzione verso il lavoro svolto dal nostro personale, dalla polizia penitenziaria e dagli educatori. Non è il caso di parlare di una tappa del percorso riabilitativo, meglio dire che sarà l’occasione per 200 persone per uscire dalle loro camere, divertirsi e trascorrere alcuni momenti in totale serenità”.
Nella palestra dell’istituto penitenziario di Secondigliano, adibito per l’occasione ad una sorta di teatro, si esibiranno tra gli altri il cantante Natale Galletta e il cabarettista Ciro Biondino: “Speriamo di offrire a questi 200 ragazzi – afferma Clemente Menzione – una bella giornata da ricordare”.
Ma quella proposta venerdì 5 sarà, nelle intenzioni dell’associazione di Torre del Greco, la prima di una serie di iniziative simili che verranno ripetute anche in altri carceri: “Abbiamo fatto richiesta – sostiene il responsabile della Music Live – per portare lo spettacolo anche a Poggioreale, nella casa circondariale femminile di Pozzuoli, nel carcere minorile di Nisida, a Benevento e al San Tammaro di Villa Literno. Siamo in attesa di conoscere le date in cui vi è la disponibilità ad accoglierci e sappiamo che comunque l’idea ha già riscosso notevole entusiasmo nella popolazione carceraria delle singole case circondariali”.
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