Sicuramente, la sconfitta del Napoli contro il Torino non era nei pronostici. Troppo diversi, sulla carta, i valori tra le due squadre. E’ bastato, invece, un “golletto” di Simeone, l’ex di turno, forse anche irregolare, per determinare la debacle azzurra. Ecco la ragione per la quale i sostenitori partenopei sono delusi: il Toro è passato in vantaggio nei primi quarantacinque minuti, (da dimenticare!) c’era tutto il tempo per recuperare!



Però il gioco del Napoli, anche nella ripresa è apparso lento, prevedibile, inconsistente. Possesso palla quasi imbarazzante da parte degli azzurri, ma azioni da rete veramente pericolose pochissime. C’è da dire, però, che oltre alle ben note assenze tra le file partenopee, all’ultimo istante mister Conte ha dovuto, per motivi precauzionali, fare a meno anche di McTominay e di Hojlund, tornati ‘acciaccatti’ dai rispettivi incontri nelle loro nazionali.

Ma, i loro sostituti schierati in campo, avrebbero, comunque, dovuto “matare il toro”, senza grossi problemi… Non è andata così; tranne una rete segnata da Lang, annullata dal Var (c’era il solito

Doveri, allo strumento tecnologico – absit iniuria verbis!) il Napoli non ha saputo produrre di più. Ribadisco le mie perplessità, sperando sempre di sbagliarmi e d’essere contraddetto dal passare del tempo: gli acquisti della scorsa estate non sono all’alrezza dei “titolarissimi”, pur essendo costati alla società, mi si perdoni il dialetto, ” ‘nu banco ‘e denari!”
Ernesto Pucciarelli