Anche il mondo economico e finanziario non direttamente riconducibile alle famiglie di armatori coinvolti nel crac Deiulemar è finito sotto sequestro. A darne notizia il comitato dei creditori del fallimento Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa, tramite un comunicato che spiega che “a seguito di ulteriore richiesta di emissione di provvedimento inaudita altera parte di sequestro giudiziario da parte della Curatela del fallimento della società di fatto dinanzi al tribunale delle Imprese: il dottor Ambrosio ha emesso il relativo provvedimento Deiulemar-Nave

di sequestro giudiziario su tutte le società italiane ed estere indirettamente riferibili alle famiglie Della Gatta, Lembo e Iuliano”. Questa notizia è interpretata positavente da tutto il popolo di obbligazionisti che solo poco tempo fa aveva visto come una “ingiustizia” la decisione del tribunale di Torre Annunziata che aveva infatti cancellato il sequestro di beni pari a 100 milioni, disposto a fine settembre dello scorso anno dal giudice Di Lorenzo, riconducibili ai parenti degli armatori finiti sotto processo a Roma e ai titolari dei trust esteri ritenuti emanazione della compagnia armatoriale.

“Tale richiesta – si legge sempre nel comunicato – e tale emissione di provvedimento è scaturita dalla necessità di evitare che sino alla data del 29 aprile (giorno in cui si terrà regolarmente l’udienza per confermare il suindicato provvedimento di sequestro giudiziario e per l’emissione di sequestro conservativo come richiesto dalla Curatela fallimentare) potessero essere sostituiti gli attuali amministratori e lasciare ai nuovi la disponibilità delle stesse società e porre in essere azioni potenzialmente pregiudizievoli per i creditori fallimentari”. Il tribunale delle Imprese ha nominato come custode giudiziario il professor Andrea Amatucci di Napoli.