Crac Deiulemar, nuovo incontro degli obbligazionisti. E’ polemica dopo un video in cui si vede uno dei soci Deiulemar ballare all’Anema e Core di Capri. Il nuovo incontro promosso dal gruppo di obbligazionisti coinvolti nel fallimento della compagnia di navigazione torrese è fissato per Deiulemar-Nave

mercoledì prossimo 9 settembre alle 18, al circolo “ Casa del combattente” in villa comunale, tutti gli obbligazionisti sono invitati a partecipare per discutere sulle prossime cause, i ricorsi, i sequestri, ma soprattutto per commentare le immagini che girano in questi giorni su internete in cui si vede uno dei fratelle Della Gatta scatenarsi sulla pista del noto locale caprese dell’Anima e Core, cosa che ha fatto infuriare non poco coloro che hanno perso i loro risparmi nel crac della compagnia armatoriale torrese. Solo qualche mese fa sul blog utilizzato dagli obbligazionisti è stata fatta una ricostruzione sull’architettura societaria costruita dalle tre famiglie di armatori torresi. “Dal 2004 – c’era scritto – la Deiulemar compagnia di navigazione comincia l’opera di svuotamento e l’inizio della truffa alle nostre spalle (ma forse anche prima) con la cessione delle navi alla neonata Deiulemar Shipping”. Poi: “La Deiulemar shipping è controllata al 100% dalla lussemburghese Poseidon International sa , a sua volta la Poseidon International sa è controllata da altre tre società lussemburghesi: Sbf sa, Azzurro e Azzurra sa e Hamburg International sa. Dietro queste tre società ci sono le tre famiglie di armatori. La Sbf sa – infatti veniva spiegato – è controllata al 100% da una società di Madeira la Prothinny Financieira lda a sua volta controllata da un trust che si chiama Bigei controllata a sua volta dalla Bsi trust corporation di Malta che a sua volta è appendice della Bsi sa di Lugano. dietro questo trust ci sono Pasquale e Micaela Della Gatta”. E ancora: “Per questo trust come per quasi tutti gli altri ci sono contenziosi in corso che presumibilmente arriveranno fino alla cassazione”. “Il valore (valore non liquidi) del trust Bigel e’ di 363 milioni di euro”, concludeva la ricostruzione. Una ricostruzione che – spiegava l’avvocato Antonello Amato, membro del Comitato dei Creditori del fallimento Deiulemar Compagnia di Navigazione Spa – è fatta “sulla base delle investigazioni della Guardia di Finanza”. In più, è partita da tempo una raccolta di firme per un esposto da presentare agli organi istituzionali dello Stato. Ma per dare veramente una speranza ai migliaia di obbligazionisti di recuperare parte dei soldi investiti “bisogna aspettare la sentenza della Cassazione”, aggiungeva un po’ di tempo fa l’avvocato Amato. Insomma, ancora un po’ di pazienza per gli oltre 13mila obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione travolti dal fallimento da 800milioni di euro dell’ex colosso armatoriale con sede a Torre del Greco.
Alfonso Ancona