
Le Ippovie sono, ad esempio, già presenti nel Parco nazionale del Cilento: per realizzarle servono punti di ricovero e abbeveraggio degli animali, ed inoltre si deve prestare attenzione alle zone a riserva integrale. Sul Vesuvio, è l’idea dei proponenti, sono diverse le aree che potrebbero essere adattate a questo tipo di percorsi capaci di attrarre un turismo particolare e che trova notevoli sostenitori: tutti con un unico obiettivo, la tutela dell’ambiente. “Siamo assolutamente favorevoli a questo tipo di progettualità – dichiara Adelaide Palomba, Presidente di Federalberghi Costa del Vesuvio – che sposa la tutela dell’ambiente, la valorizzazione delle nostre bellezze paesaggistiche con la natura e lo sport. Le Ippovie possono diventare, se ben custodite e realizzate con rigidi criteri di tutela naturalistica, un’ulteriore attrazione di un bene come il Vesuvio già ai primi posti delle graduatorie mondiali per numero di visitatori”.