Napoli – È iniziato giusto un anno fa l’iter finalizzato all’inserimento della maschera di Pulcinella nella lista dei Beni culturali protetti dall’Unesco. La stazione di partenza è stata quella che attualmente può essere considerata la “casa” di Pulcinella: il laboratorio dell’artista napoletano Lello Esposito che ha contribuito a esportare Pulcinella e la sua metamorfosi in tutto il mondo. Tanti i soggetti (privati e istituzioni) che hanno aderito all’iniziativa e che si stanno impegnando a dimostrare che Pulcinella è una maschera viva, che fa parte del tessuto popolare. Tra questi Alessandro Borella e Marilena Alberoni, rispettivamente pizzaiolo e “supervisor” di produzione di Bell e Kavr, un piccolo tempio del gusto ubicato a Napoli, in zona Pignasecca (via Portamedina 7). Sono loro i creatori d’ “O’ cappiell ‘e Pulecenella”, una pizza a forma di cono, prima fritta e poi infornata (per aumentarne la friabilità), a sua volta farcita in diversi modi: dalla margherita alle varianti bianche, fino al “gusto Alessandro” con provola, mortadella, crema e granella di pistacchio di Bronte. A sostegno della candidatura, “Bell e Kavr” realizzerà nei prossimi mesi un insieme di iniziative, di concerto con il Comitato promotore del riconoscimento: incontri con la stampa, contest sul web e giornate tematiche che si svolgeranno in zona Pignasecca e in altri luoghi simbolo legati a Pulcinella.
MC. Izzo