Quando la scuola va oltre i libri

Un torneo di solidarietà all’anno: è questo il nuovo progetto che alcuni presidi degli istituti superiori di Torre del Greco hanno intenzione di inserire tra le attività didattico – educative rientranti nei POF, a partire dal prossimo anno. Tutto nasce da un’idea degli alunni del liceo scientifico A. Nobel, spinti dalla volontà di aiutare alcuni loro compagni in condizioni precarie. Da qui la proposta dei rappresentanti di istituto: organizzare un torneo di calcio per la raccolta fondi. Ad ascoltare le voci dei giovani studenti, la professoressa Lucia Ascione che ha mosso fin dai primi passi per la realizzazione dell’evento: indispensabile, a tal fine, l’appoggio del dirigente scolastico, Annunziata Langella, che, sensibile alla proposta dei ragazzi, ha subito concesso carta bianca per organizzare il tutto. Al torneo, che si è tenuto il 6 giugno presso il campo Liguori con il patrocinio del liceo Nobel, hanno preso parte altri tre istituti superiori torresi: Francesco Degni, Cristoforo Colombo e Gaetano De Bottis. “Il risultato ha superato le aspettative – commenta la professoressa Lucia Ascione – al punto che i presidi hanno deciso di istituzionalizzare l’evento rendendolo un’ attività didattica ed educativa. Ringrazio tutte le persone che hanno collaborato a realizzare il torneo”. Fondamentale, in particolare, l’intervento del dirigente comunale Ernesto Merlino, che ha procurato la disponibilità del campo Liguori, e del dirigente sportivo Antonino Lopez che si è occupato dell’aspetto tecnico organizzativo. Mentre il prof. Segnale (istituto Degni) e la prof.ssa Ferrara (liceo Nobel) hanno curato l’organizzazione sportiva. Il torneo si è concluso, infine, con una cerimonia di premiazione resa possibile grazie al supporto del consigliere provinciale Alfonso Ascione: coppe e medaglie sono state, infatti, consegnate ad alunni e dirigenti per la solidarietà mostrata nell’iniziativa. “I ragazzi sono capaci di grandi cose – conclude la professoressa Ascione – ma affinché le loro capacità vengano fuori c’è bisogno che le istituzioni siano presenti, come in questo caso: i dirigenti ed i professori devono essere il loro esempio”.
Maria Panariello

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 giugno 2013