Nelle strade della nostra città o negli appartamenti dei cittadini torresi. Entrano in azione indisturbati. Armati. E non di pistole o spranghe. Oggi sono dotati di spray soporifero o di gas narcotizzante.
Potrebbe sembrare la trama di un film tipo “arancia meccanica”, ma non lo è. È, infatti, ciò che si sta Ladro-appartamenti-torcia

verificando sempre più spesso a Torre del Greco. L’escalation di episodi diventa preoccupante. Ad agire sono balordi con un piano ben disegnato e sicuri di metterlo a segno restando indisturbati.
Gli ultimi casi di cronaca si sono verificati in diverse zone del territorio. E precisamente in viale francesco Balzano, in via Tironcelli e nel Rione Raiola. Zone e vie, quelle citate, che ormai da anni sono nel mirino della criminalità grazie alla scarsa illuminazione ma che nessuno pensa a mettere in sicurezza. Non sembrano sicure di giorno, figurarsi la notte, quando la città dorme. Eppure anche questa volta a pagare sono i cittadini, vittime infelici e senza colpa di casi di vera e propria criminalità che lascia a tutti amarezza e terrore.
I balordi aspettano il momento giusto per entrare in azione: attendono la vittima di turno e la colgono di sorpresa alle spalle oppure si arrampicano su balconi e inferriate per introdursi nelle abitazioni o negli stabili dove, una volta pronti, cospargono l’ingresso di gas narcotizzante per stordire le vittime, che nella maggior parte dei casi dormono, e agiscono indisturbati portando via oggetti di valore e denaro. Ripuliscono gli appartamenti da cima a fondo. Il loro sistema appare così pacifico che a mettere a segno il colpo ci mettono poco, un’ora o poco più. E al risveglio le vittime stentano a credere come sia stato possibile. Eppure accade.
Anche in via Gramsci e via Martiri d’Africa, dove è boom di rapine e di furti in appartamenti privati. Zone, quelle prese di mira, ad alta densità abitativa.
Già tre, infatti, i colpi messi a segno con la tecnica dello spray soporifero. Naturalmente, per fare luci sui casi, i cittadini non possono contare sul sistema di videosorveglianza. Possono contare solo su se stessi e sul lavoro delle forze dell’ordine. Per ricostruire o provare a ricostruire l’identikit dei malviventi, ci sono solo le testimonianze fornite dalle vittime: sembra si tratti di tre malviventi di origine italiana, a questo punti tre esperti del mestiere armati di grimaldello, cacciavite e gas narcotico.
La tecnica sembra chiara: i ladri fanno un piccolo foro nell’infis­so e da lì introducono una cannula attraver­so la quale inondano l’ambiente col narcotico ed il gioco è fatto. Neppure la fatica di procurarselo il gas: infatti si trova pacificamente a pochi euro in commercio.
Contrariamente a quanto si spera, probabilmente questi casi resteranno impuniti a a farne le spese saranno anche stavolta i cittadini torresi, colpevoli di vivere su un territorio gestito, ormai da troppo anni, da politici che non riescono a garantire forme complessive di sicurezza.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 25 febbraio 2015