I progetti che si vogliono realizzare oggi sono ben poca cosa da quelli prospettati in passato

Questo è quanto scrivevamo, noi de La Torre, nell’ottobre del 2010, dove in questo e molti altri articoli sollevavamo dubbi, perplessità e scarsa trasparenza su quanto stesse facendo l’ex amministrazione per riuscire ad ottenere i fondi europei: Ancora ferme le attività del Programma Integrato Urbano Europeo, ovvero il progetto finalizzato a ridisegnare il volto della città attraverso l’ultilizzo dei fondi comunitari. Nonostante le numerose denunce ed i solleciti di scarsa trasparenza effettuati dal Presidente del Comitato di Monitoraggio, Antonio Civitillo (ndr: chi vi scrive), il progetto non ha subito sviluppi. Infatti, un anno fa, lo stesso Civitillo si era rivolto al difensore civico, Ciro Pasqua, ed aveva scritto al presidente del Consiglio Comunale, Michele Polese, e alla VII Commissione, segnalando le frequenti violazioni del regolamento e sollecitando una maggiore chiarezza per i cittadini. Tuttavia, ancora oggi non ha ricevuto risposte concrete. (E) Martedì 5 ottobre, nell’aula della VII commissione, si è svolta una riunione; oltre a Civitillo, erano presenti l’architetto responsabile della STO (Segreteria Tecnico Operativa), Michele Sannino; l’ingegnere capo, architetto Giovanni Falanga; il presidente della VI Commissione Consiliare, Antonio Donadio; i consiglieri Lorenzo Porzio, Michele Farinaro e Franco Mirabella. Dall’incontro sono emerse sconfortanti notizie sull’arrivo dei fondi. (E) Sulla spinosa questione, il presidente del Comitato Monitoraggio, Antonio Civitillo, spiega: “C’è ancora scarsa trasparenza. Non si riesce a comprendere se PIU Europa è rivolto tendenzialmente a soddisfare l’interesse privato o quello pubblico”. Ci dispiace segnalarlo, ma dall’articolo sopra citato sono passati ben tre anni, ma i dubbi e le perplessità sul lavoro svolto dall’amministrazione Borriello rimangono. Riportiamo, sempre con rammarico, che le nostre domande depositate per iscritto in VII commissione, rivolte all’Arch. Giovanni Falanga, ad oggi, non hanno ancora trovato risposta. Inoltre, rammentiamo che doveva nascere sinergia tra l’amministrazione comunale ed i cittadini, a tal proposito ricordiamo che dei valenti professionisti con esperienza nel settore, quali gli ingegneri Tancredi Castellano ed Alessandro Maresca; volevano dare supporto – concreto e gratuito – affinché il progetto venisse portato a termine per il bene della collettività. Ma i preziosi suggerimenti dei due ingegneri non sono stati mai accolti, anzi, i responsabili del progetto, hanno fatto un forte ostruzionismo a tal punto che i due professionisti non hanno più seguito la vicenda da vicino. Ma al progetto hanno lavorato, a tempo determinato, e son stati retribuiti molti professionisti selezionati attraverso le short list.
Ma ancora oggi ci chiediamo: quali i criteri di valutazione per la scelta dei collaboratori? Quali i risultati prodotti da questi professionisti?
A distanza di qualche anno, noi de La Torre possiamo affermare con certezza che siamo stati lungimiranti: i risultati sono deludenti, la vicenda di come siano andate le cose non è ancora chiara, pertanto, possiamo affermare con tranquillità che c’è stata scarsa trasparenza; i progetti tanto decantati, dall’ex-Sindaco Borriello, non sono stati portati a termine. A sostegno di ciò che abbiamo scritto in questi anni ci sono state dichiarazioni sulla vicenda di valenti professionisti ed alcuni politici e pareri della Regione Campania, non proprio confortanti sull’operato dei nostri responsabili, con il conseguente rischio di una possibile perdita dei fondi. E sempre in merito ai risultati non lusinghieri ottenuti fino ad oggi, proprio alla fine di marzo scorso e sempre in merito PIU Europa sono state mosse forti critiche dal Presidente del Consiglio Filippo Colantonio, dove espletava il suo pensiero in una breve missiva inoltrata al Sindaco Malinconico ed ai capo-gruppi consiliari.
Ci preme portare a conoscenza dei nostri lettori, ad onor di cronaca, che l’Amministrazione Malinconico, ed in particolare l’Ass. Kivel, oltre ad aver ereditato una situazione disastrosa ha fatto si che forse parte dei fondi venissero recuperati. Purtroppo, l’opportunità la riteniamo persa, i progetti che si vogliono realizzare oggi sono ben poca cosa da quelli che ci sono stati prospettati in passato e, senza giri di parole, individuiamo delle forti responsabilità di questo fallimento – per noi de La Torre lo è – nei responsabili del PIU Europa: gli arch. Giovanni Falanga e Michele Sannino (quest’ultimo sembra che da gennaio 2013 non ne faccia più parte del progetto). Ma è anche giusto che l’attuale amministrazione, e siamo certi che lo farà, faccia totale chiarezza sulla vicenda. Le persone che si son occupate del progetto, alcune di esse, vengono pagate profumatamente, con i nostri soldi, ed alcuni di essi hanno avuto premi per il raggiungimento degli obiettivi: ma chi ha avuto questi premi? E per quali obiettivi raggiunti? Sarebbe opportuno che si faccia un consiglio monotematico inerente a questa vicenda ed i responsabili spieghino a tutti i cittadini quali le cause di questa deblanche.
Antonio Civitillo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola 08 maggio 2013