Gli inquirenti lavorano per accertare la dinamica ed i motivi

Prima uccide il convivente servendosi di un’arma da taglio, cerca di dare fuoco alla casa e poi tenta il suicidio. Protagonista della vicenda, avvenuta a Torre del Greco nei giorni scorsi, è Maria Carmela Panariello, di Torre del Greco. E’ quasi l’alba del 23 giugno, tra le 4 e le cinque del mattino, la donna, 41enne, si trova nella sua abitazione di via Calastro. Insieme a lei c’è il convivente, un uomo di 57 anni. Insieme a loro, i figli adolescenti della donna, due gemelli. In quella casa è aria di lite furibonda, e dalle parole si passa ai fatti. La 41enne, armata di un’arma da taglio, ferisce duramente il compagno. Una ferita che non evita la morte: l’uomo infatti, poco dopo viene ritrovato esanime dalle forze dell’ordine. Dopo l’assassinio, la donna pensa di mettere fine anche alla sua vita stessa: apre il gas nell’abitazione, sperando di darvi fuoco, e poi si dirige sul terrazzo dello stabile, al piano di sopra. Lo scopo della donna è chiaro: fare un salto nel vuoto e togliersi la vita. Uno dei due figli prova perfino ad allertare le forze dell’ordine, ma è stato bloccato dalla madre, preda alla furia più totale. Fortunatamente, sul posto accorrono i vigili del fuoco che, oltre a ripristinare la sicurezza dello stabile, evitano il peggio. Infatti, gli altri condomini dello stabile vanno in panico ed alcuni passano la notte fuori casa, spaventati dalle prime fiamme proveniente dall’abitazione. In via Calastro si precipitano, naturalmente, anche le forze di polizia. Gli agenti trovano la vittima in una pozza di sangue. Inevitabili le manette per la Panariello. Sul caso e sulla dinamica, ma anche sui motivi che hanno spinto al folle gesto, stanno indagando gli inquirenti, che comunque stanno vagliando diverse ipotesi.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 luglio 2013