Crac Deiulemar, tutto pronto per il processo d’appello dopo le condanne a ottant’anni di cacere per gli autori del fallimento, e dopo il rinvio di novembre per una messa a disposizione di soldi da parte degli accusati. Infatti, a novembre, gli avvocati difensori degli ex armatori chiesero la sospensione e il rinvio del processo mettendo sul piatto la possibilità di un’importante messa a disposizione di soldi. Il procuratore, in quel caso, chiese che l’offerta venisse fatta entro due mesi. Ora ci siamo. 48 ore ancora e poi si saprà a quanto arriveranno ad offrire gli ex armatori al popolo di truffati dal “più grosso crac in Italia dopo quello della Parmalat”. Nel 2014, in primo grado i giudici romani della quarta sezione penale del Tribunale capitolino, aula Occorsio, dopo quasi nove ore di camera di consiglio, inflissero 17 anni e 2 mesi di carcere ad Angelo Della Gatta, stessa sorte toccata al fratello Pasquale, mentre la sorella Micaela fu condannata a 9 anni e 10 mesi di reclusione. Lucia Boccia, invece, fu condannata a 8 anni di pena. A Giovanna Iuliano furono inflitti 10 anni e 2 mesi di detenzione. 9 anni e 2 mesi, invece, andarano a Maria Luigia Lembo. Per finire, Giuseppe Lembo che fu condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. A questi vanno aggiunti i 4 anni e mezzo presi da Leonardo Lembo, grazie al patteggiamento nelle fasi iniziali del processo. In più, ai tre fratelli Della Gatta (Angelo, Pasquale e Micaela) furono comminati 600 euro di multa. Mentre per Maria Luigia Lembo la multa fu di 400 euro. Per tutti scattò l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di effettuare attività commerciali per 10 anni. Tantissimi i risparmiatori che si attendono nella capitale dopodomani, mercoledì primo febbraio per scoprire quanto gli ex armatori metteranno a disposizione per risarcire in parte il popolo dei truffati.