“C’รจ molta solidarietร – dice De Luca – ma poche sono iniziative concrete: il bagno di sangue in Ucraina continua. E’ un momento storico che non ci lascia tranquilli, abbiamo tutti le immagini di una guerra che pensavamo non capitasse piรน in Europa.
Anche nel dibattito pubblico in Italia – continua – nessuno sta lavorando seriamente ad un cessate il fuoco. E’ come se non esistesse un prima e un dopo, non si capisce come sia nata questa guerra.
Soprattutto –ย continua – dove voglia arrivare l’Italia non รจ chiaro. Auguriamoci che nelle prossime settimane si possa arrivare ad un compromesso che faccia tacere le armi.
Auguriamoci – prosegue riferendosi a qualche membro del Governo guidato da Mario Draghi – anche che qualche esponente del nostro paese sia molto misurato nelle parole, almeno come fanno i tedeschi, i francesi e gli spagnoli.
Nel frattempo – precisa il presidente campano – , come Regione, stiamo accogliendo donne e bambini e stiamo dando centri di accoglienza. Ogni giorno i profughi aumentano ed aumenteranno. Abbiamo la prospettiva di dare anche lavoro perchรฉ non credo che per i i profughi sarร facile tornare in una Ucraina distrutta.
Non abbiamo bisogno di vedere nei servizi televisivi le immagini e le scene della guerra per capire cosa sia effettivamente una guerra. La guerra – conclude – รจ la guerra, soprattutto per le donne”.