La Lazio, targata Sarri, non è squadra semplice da affrontare, a maggior ragione per un Napoli incerottato e con numerose assenze per svariate ragioni. Ad onor del vero, anche nello schieramento della compagine romana si segnalavano, ieri pomeriggio, alcune importanti defezioni.
Per la suddetta motivazione, ma anche per l’importanza della posta in palio (la corsa, mai tanto affollata come in questa stagione, alla quarta posizione in classifica, utile per la qualificazione alla prossima Champions) ne è venuta fuori una partita ‘tirata’, combattuta e aspra, ma con scarsi risultati in termini di pericolosità offensiva e di occasioni da rete.
I due portieri, infatti, tranne che per l’ordinaria amministrazione, non sono stati mai impegnati seriamente. Sarri – è risaputo – è un maestro nell’orchestrare la fase difensiva e Mazzarri non gli è da meno, quando ricorre al suo collaudato modulo che prevede tre fissi in difesa e gli esterni che s’abbassano alla bisogna. Data anche la pochezza degli attacchi, il risultato dell’incontro non poteva che essere un poco confortante ed entusiasmante 0 a 0, ma con i tempi che corrono e tenendo presenti le ‘imbarcate’ di reti prese negli ultimi tempi, possiamo dire che per il Napoli è “tutto grasso che cola”!
Nel frattempo, s’è quasi concluso il mercato invernale di riparazione. ADL non ha lesinato nuovi acquisti che, si spera, insieme al ripristino del vecchio organico, siano utili per un dignitoso e proficuo finale di campionato. Restano, però, sempre irrisolti due misteri: da chi è stato condotto il mercato? E, soprattutto: a quale allenatore sono destinati i calciatori che si accingono ad indossare la maglia azzurra?
Ernesto Pucciarelli