Napoli – Ieri sera, al San Paolo, era in programma Napoli-Udinese. Per la verità, mi sentivo abbastanza tranquillo. I ‘falsi’ bianconeri (quelli veri, l’incontreremo la prossima domenica), venivano da nove sconfitte consecutive… Mi sono detto; la matematica è una scienza esatta; per cui, se non c’è due senza tre, ci sarà pure un tre necessariamente seguito da un quattro e, perché no? un dieci che dovrà per forza di cose succedere a un nove… Alla fine, è andata proprio così, l’Udinese ha incassato la decima sconfitta di fila, ma quanta fatica per “metterla sotto”! Per ben due volte, addirittura, quei diavoli a strisce bianconere sono passati in vantaggio e continuavano a correre come matti, chiudendo tutti i varchi ai nostri disperati giovanotti in azzurro.

A un certo punto, m’è sorto un dubbio: vuoi vedere che quelli sono ‘juventini travestiti’? Se non è così, com’è possibile che, giocando sempre con questa attenzione e con ‘cotanto’ ardore, abbiano perso tante partite? Nel frattempo, i bianconeri (quelli veri!) vincevano a Crotone. Sono piombato nella disperazione più nera, nonostante Insigne avesse smesso di giocare (come stava facendo da più partite) a ‘cogliere il portiere’ e aveva insaccato il pallone che, immediatamente, ripristinava il pareggio con i falsi bianconeri.

La Juve, comunque, è a +8, è finita! E invece no, nella ripresa, succede il finimondo! Gli udinesi continuano a ‘darci fastidio’, vanno di nuovo in vantaggio, ma poi li ‘asfaltiamo’ di brutto, anzi ‘di bello’… A Crotone, il miracolo: i cugini calabresi (che stia nascendo, calcisticamente parlando, una LEGA SUD?) pareggiano, e adesso siamo soltanto a -4!



La prossima partita di Torino riacquista un significato, anche perché è successo qualcosa che m’ha aperto il cuore alla speranza. Dopo che Milik ha messo a segno la rete del 3 a 2, il Napoli (per la prima volta in vantaggio, dopo non so quante partite!) m’è apparso trasformato, ricaricato d’insospettabili energie… Avete presente quando si stappa una bottiglia di champagne, o di ottimo spumante nostrano? Migliaia di fluttuanti ‘bollicine’ s’affollano verso l’imboccatura della bottiglia, fanno a gara per venirne fuori (i francesi, con un’espressione elegante, molto chic, chiamano ‘perlage’, quest’effervescenza); allo stesso modo, come magicamente ‘ligli azzurri in campo hanno preso a correre, tutti, e chi li ha fermati più! Se il mio occhio non m’ha tradito, se ho visto giusto, amici (anzi, fratelli!) di fede azzurra, STATE SENZA PENZIERI: a Torino, ne vedremo delle belle, tutto è ancora possibile!
Pensieri in libertà di Ernesto Pucciarelli