Torre del Greco – Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Popolare ha approvato oggi il progetto di bilancio dell’esercizio 2017, corredato della relazione degli amministratori sulla gestione.
In linea con le previsioni, peraltro già prospettate, l’esercizio 2017 chiude con un risultato netto negativo di € 27,9 milioni, condizionato da oneri non ricorrenti per € 7,2 milioni relativi al piano esodi su base volontaria dei dipendenti, dalle rettifiche di valore per € 2,6 milioni per impairment dell’investimento nel Fondo Atlante e dalle significative rettifiche nette sui prestiti alla clientela (€ 58,1 milioni le rettifiche nette del 2017 contro i € 26,8 milioni del 2016) originatesi, in un ottica di convergenza alle più stringenti aspettative delle Autorità di Vigilanza, dall’intensa attività di ricomposizione qualitativa del portafoglio crediti.
Tale attività, finalizzata al riequilibrio degli indicatori di riferimento ha consentito di raggiungere un livello di copertura del rischio di credito (coverage ratio) pari al 49,4%, in linea con quelle del sistema e superiore a quello delle banche comparabili.
Il mantenimento della solidità patrimoniale su livelli che si confermano superiori ai minimi regolamentari ed in linea con quelli del precedente esercizio sociale (CET 1 e Total capital ratio al 12,6%), nonostante il risultato economico negativo, testimonia infatti l’elevata capacità manageriale ed il notevole sforzo profuso per una prioritaria generazione di capitale interno, evitando di ricorrere a richieste di aumento di capitale.

Il Patrimonio netto di bilancio, appena superiore ai € 200 milioni, oltre a rappresentare il valore contabile della Banca, esprime una basilare e solida funzione di sostegno ai programmi di rilancio aziendale e di garanzia primaria contro i diversi profili di rischio tipici dell’azienda bancaria.

La dinamica di risultati reddituali operativi, beneficiando anche delle azioni di rilancio intraprese nel secondo semestre, presenta andamenti positivi. In crescita del 6% il risultato della gestione operativa (+23% nel secondo semestre 2017) evidenziando una tenuta del margine di intermediazione con un marcato incremento delle commissioni nette (+5,1%) ed un considerevole risultato della gestione finanziaria (in crescita di € 2,2 milioni). Anche la componente degli oneri operativi ha contribuito positivamente facendo registrare un risparmio del 3,1% grazie agli interventi di cost saving intrapresi e che saranno maggiormente incisivi già dal nuovo esercizio.



Quanto alle componenti patrimoniali:
La raccolta globale, pari a € 2.706 milioni, depurata della componente relativa al risparmio amministrato risulta in crescita di € 25 milioni rispetto al 2016, a conferma della fiducia della clientela verso la Banca, evidenziando una ricomposizione delle masse verso le forme meno onerose e disintermediazione dalla diretta al gestito.
Gli impieghi lordi alla clientela, pari a € 1.732 milioni, registrano una sostanziale stabilità rispetto al 2016.
La liquidità operativa si mantiene su livelli elevati, con l’indicatore del requisito di copertura della liquidità (LCR) al 257%, in linea con quello del 2016 e ampiamente superiore a quanto richiesto dalla normativa di vigilanza (minimo 80%).
Le proiezioni su base annua dei soddisfacenti risultati dei primi mesi dell’anno confermano l’aspettativa del rispetto degli obiettivi del piano industriale a conferma dell’efficacia delle misure intraprese.

Il Presidente dell’Istituto: Mauro Ascione (nella foto in alto)
Il Direttore Generale: Felice Delle Femine (nella foto in basso)